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Comune di Briatico, Morra a prefetto e politici: «Gravi le accuse lanciate da Antonio Accorinti»

Il presidente della Commissione antimafia chiede spiegazioni dopo l’intervento del figlio del presunto boss su Facebook e dopo le dimissioni, non motivate, dell’ex sindaco. Chiesto nuovamente al prefetto l’invio di Commissioni di accesso agli atti alla Provincia di Vibo ed al Comune di Tropea

Comune di Briatico, Morra a prefetto e politici: «Gravi le accuse lanciate da Antonio Accorinti»
Il Municipio di Briatico e a sinistra Nicola Morra, a destra il prefetto Roberta Lulli
Nei riquadri Nicola Morra e Roberta Lulli ed a destra il matrimonio a cui era presente l’assessore Nicola Mobrici

Nuovo intervento del presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, sul “caso” Briatico. Al senatore non sono infatti sfuggiti i pubblici interventi su Facebook fatti da Antonio Accorinti all’indomani del “caso” scoppiato per la partecipazione dell’assessore comunale di Briatico, Nicola Mobrici al matrimonio fra Martina Accorinti e Pietro Polito. Ecco l’intervento di Nicola Morra, pubblicato sulla sua bacheca Facebook, in cui conclude richiedendo massima attenzione alle forze dell’ordine su quanto sta avvenendo a Briatico e l’invio al prefetto di Vibo, Roberta Lulli, delle Commissioni di accesso agli atti per accertare eventuali infiltrazioni mafiose alla Provincia di Vibo ed al Comune di Tropea: [Continua in basso]

Antonio Accorinti

Oggi, anniversario della strage di Bologna, è ancora più necessario fare sapere.
Si torna in provincia di Vibo Valentia e più precisamente a Briatico, ove dopo il caso da me sollevato dell’assessore comunale Nicola Mobrici che ha partecipato al matrimonio della figlia del pluripregiudicato e presunto boss Antonino Accorinti (condannato in primo grado a 14 anni e ancora sotto processo per l’appello) e dopo la nota alla stampa del sindaco Lidio Vallone ed il silenzio, come al solito, sulla vicenda da parte del prefetto di Vibo, occorre registrare un pubblico intervento sul social network Facebook da parte di Antonio Accorinti (figlio di Antonino ed anche lui condannato in primo grado nello stesso processo a 12 anni per associazione mafiosa). Il giovane – libero da tempo per scadenza dei termini massimi di custodia cautelare – ha lanciato gravi accuse al sindaco Lidio Vallone ed alla sua amministrazione comunale, difendendo pubblicamente la partecipazione dell’assessore Nicola Mobrici al matrimonio della sorella che si è sposata con altro imputato della maxioperazione antimafia Rinascita-Scott.
L’assessore, dal canto suo, ha invece scelto la via del silenzio sulla vicenda. “Quante cene e aperitivi abbiamo fatto con qualche componente diretto o indiretto di questa giunta? Durante la campagna elettorale non avete avuto scrupoli di nessun genere, non avete esitato su nulla”. Queste invece le accuse lanciate da Antonio Accorinti pubblicamente su Facebook alle quali nessun amministratore di Briatico ha sinora replicato. A 11 giorni dal post che ho pubblicato sulla partecipazione dell’assessore al matrimonio e dopo le accuse di Antonio Accorinti, due consiglieri comunali di Briatico si sono invece dimessi. Di questi uno – Costantino Massara, già sindaco di un’amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose nel 2003 – non ha inteso al momento fornire alcuna spiegazione sulla scelta di dimettersi;
chiedo, pertanto, alle forze dell’ordine di monitorare attentamente quanto sta accadendo a Briatico e al prefetto di Vibo Valentia, Roberta Lulli, di far conoscere le sue determinazioni sulla vicenda di Briatico, così come si attendono dal prefetto risposte concrete sull’invio di Commissioni di accesso agli atti (al momento cadute nel vuoto ma quanto mai imprescindibili) alla Provincia di Vibo ed al Comune di Tropea”.

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