Nuovo pontile a Vibo Marina, il Tar sospende la revoca della concessione ad un’associazione
Decisione del Tribunale amministrativo regionale sul ricorso del sodalizio “Dall’Alba al Tramonto”. Resta impregiudicata ogni valutazione nel merito della decisione assunta dall’Autorità portuale che ha ritirato la licenza e bloccato la realizzazione di un nuovo pontile
La seconda sezione del Tar di Catanzaro ha sospeso il decreto dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio concernente la revoca della concessione demaniale marittima. La sospensiva è stata concessa fino alla data della camera di consiglio della trattazione nel merito del ricorso proposto dall’associazione Dall’Alba al Tramonto, rappresentata e difesa dagli avvocati Giusi Fanelli, Nicola Lo Torto, contro la revoca della concessione demaniale marittima finalizzata ad occupare una zona di suolo demaniale marittimo della superficie complessiva di mq 4.658 circa, di cui mq 475 a terra e mq 3.889,00 di specchio acqueo, situata porto di Vibo Marina allo scopo di realizzare un pontile per attracco imbarcazioni da diporto. L’Autorità di Sistema Portuale ha revocato la concessione Dall’Alba al Tramonto sulla scorta delle risultanze degli accertamenti compiuti dalle forze dell’ordine, e comunicati dalla Prefettura di Vibo Valentia il 24 giugno scorso, dai quali «sono emerse numerose controindicazioni a carico degli organi rappresentativi e di molti soci dell’associazione». Per il presidente della seconda sezione del Tar, «avuto esclusivo riguardo al pregiudizio dedotto, derivante dalla revoca della concessione, ma salva ogni valutazione in rito e sul merito, sussistono i presupposti per l’emissione di misure cautelari monocratiche» e da qui la sospensiva della revoca della concessione demaniale marittima sino alla data della camera di consiglio (7 settembre prossimo).
In ordine alla decisione del Tar, gli avvocati Giusi Fanelli e Nicola Lo Torto fanno sapere che a loro avviso si tratta di «un primo passo utile a garantire la tutela dei diritti dell’associazione concessionaria, nonché la tutela allo svolgimento dell’interesse pubblico sottostante la concessione, indirizzando la difesa verso e per una giustizia sostanziale.
Difatti ciascuno nell’esercizio dei propri poteri di controllo e di vigilanza, ma soprattutto nel rispetto della trasparenza e buona fede tanto come ente pubblico quanto come ente privato, dovrà assumere il proprio impegno a garanzia di un progetto finale che vedrà l’inizio e la conclusione dei lavori oggetto di concessione, per uno sviluppo del territorio, nell’ambito del porto, attraverso la realizzazione del pontile per l’attracco di imbarcazioni da diporto, non trascurando l’apertura e la disponibilità, sempre manifestata dall’associazione, a stipulare – concludono i due legali – un accordo con i pescherecci attualmente occupanti abusivamente l’area».
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