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Covid, Calabria tra le regioni a più alta probabilità di superare la soglia di allerta

Il quadro potrebbe rapidamente peggiorare nell'arco di questo mese. Il ministero della Salute chiede l'incremento di posti letto e una spinta sulle vaccinazioni

Covid, Calabria tra le regioni a più alta probabilità di superare la soglia di allerta

di Luana Costa

Il ministero della Salute suona la sveglia alle Regioni. Dopo un periodo di sostanziale latenza, il Covid inizia a rialzare la testa e così si tenta di correre ai ripari. È infatti di ieri la circolare trasmessa da Roma contenente una serie di indicazioni finalizzate a contenere gli effetti dirompenti della variante Omicron 5 che si sta propagando con particolare velocità in tutta Italia. [Continua in basso]

Covid, Calabria osservata speciale

La circolare porta in allegato i risultati della cabina di regia riunita il primo di luglio, durante la quale è stato analizzato il quadro epidemiologico regione per regione. La Calabria non rientra ancora tra quelle ad alto rischio ma resta osservata speciale. Viene classificata tra i territori a rischio moderato ma ad alta probabilità di progressione. Tre sono le regioni con una simile classificazione, oltre la Calabria il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia per le quali è alta la probabilità di un rapido peggioramento.

La soglia di allerta

Nel verbale della cabina di regia viene, infatti, indicata come territorio con «una probabilità maggiore del 50% di superare la soglia di allerta nel tasso di occupazione in area medica nell’arco del prossimo mese, qualora fosse mantenuta l’attuale trasmissibilità». A preoccupare, in particolare, sono due indicatori: l’incidenza di casi settimanali e l’occupazione dei posti letto in area medica.

Aumento dei casi Covid

La cabina di regia ha infatti preso in esame le ultime tre settimane di giugno rilevando un progressivo aumento di casi: dal 10 al 16 l’incidenza si attestava attorno a 238, la settimana successiva (dal 17 al 23) a 372 per schizzare a 578 nell’ultima settimana di giugno (dal 24 al 30). L’occupazione dei posti letto – alla data dell’ultima rilevazione – era ancora sotto la soglia del 20% (18,7%) abbondantemente superata negli ultimi giorni (25%).

Nuova ondata Covid

«Nonostante il periodo estivo in cui molte attività vengono svolte all’aperto, si conferma una fase epidemica acuta – si conclude – caratterizzata da un forte aumento dell’incidenza, da una trasmissibilità (sia calcolata su casi sintomatici che su casi ricoverati in ospedale) al di sopra della soglia epidemica e da un aumento nei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva». [Continua in basso]

Ampliare i posti letto Covid

Da qui la necessità di iniziare a prevedere adeguate contromisure snocciolate nella circolare che porta la data di ieri e trasmessa a tutte le Regioni. In primo luogo, si raccomanda «l’attivazione delle misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un incremento della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione, sia a livello ospedaliero che territoriale, garantendo l’adeguato ampliamento dei posti letto di area medica e di terapia intensiva dedicati al covid, da modulare in base alle necessità contingenti».

Le vaccinazioni

Infine, si ribadisce l’importanza del completamento del ciclo vaccinale che – soprattutto in Calabria – sta riscuotendo scarsissima adesione. «Il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia» conclude la nota a doppia firma della direzione generale della programmazione sanitarie e prevenzione sanitaria».

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