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Smaltimento ingombranti a Nicotera, D’Agostino: «Per i cittadini continui disservizi»

Il capogruppo consiliare di Movi@Vento critica la gestione del servizio: «Perché l'amministrazione non interviene?»

Smaltimento ingombranti a Nicotera, D’Agostino: «Per i cittadini continui disservizi»
Affaccio su Nicotera Marina

Sul tema dello smaltimento ingombranti a Nicotera, riportiamo l’intervento di Antonio D’Agostino, capogruppo consiliare di Movi@Vento.

«Giorno 22 giugno ore 10,00 circa. Cerco un colloquio con il responsabile della ditta appaltatrice per il ritiro dei rifiuti ingombranti nel comune di Nicotera, dopo aver inutilmente tentato di parlare, anche nei giorni precedenti, con il numero verde addetto alle prenotazioni e aver raccolto parecchie lamentele dai cittadini.

Cittadino. Pronto, parlo col responsabile della ditta?
Ditta.  Sì mi dica
C.  Le comunico che il numero verde per la prenotazione degli ingombranti è assolutamente inefficiente perché il cittadino prova e riprova ma nessuno risponde.
D. Ma a me non risulta.
C. Ma perché non prova lei stesso?
D. Ma io non so qual è il numero. Me lo dia che poi la richiamo.

Passano un po’ di minuti e la ditta si fa risentire.

D. A me dicono che il numero verde funziona regolarmente; se non rispondono e perché sono impegnati in un’altra telefonata. E comunque lei non deve sentire i cittadini che magari telefonano dopo le 10 di sera.
C. Ma io invece sento i cittadini e sono io stesso un cittadino… e si dà il caso che sia anche un amministratore, sia pure nel ruolo di consigliere dell’opposizione. E se le dico che è così è perché ho verificato che non si tratta di un disservizio episodico ma che la cosa è sistematica. E poi le aggiungo che, essendo iniziata l’estate, è ancora più importante che il servizio funzioni perché gli utenti che ritornano da fuori hanno spesso l’esigenza di cambiare alcuni pezzi dell’arredo tipo letti, materassi, pezzi della cucina ecc. e visto che pagano la tari per tutto l’anno, è giusto che abbiano un servizio decente almeno nel periodo in cui soggiornano.
D. Ma io non sono tenuto a svuotare le case dei cittadini.
C. Ma io non ho detto questo. Ho detto che lei ha degli obblighi di contratto e di capitolato che deve osservare perché quando un servizio viene pagato è giusto che venga erogato, altrimenti entriamo in un altro campo. Lo ha letto il contratto?
D. No io non lo so leggere il contratto e c’è qualcuno che lo legge per me.
C. Ma come? Lei firma un contratto e non sa gli obblighi che assume?
D. Sì ma nel contratto non c’è scritto che devo ritirare gli ingombranti tutti i giorni. Se è così vuol dire che ce ne andiamo.
C. Lei per contratto è tenuto a ritirare al massimo tre pezzi alla volta entro una settimana dalla prenotazione. E’ questo ciò che c’è scritto nel Capitolato.
D. Ma se io devo svuotare le case dei cittadini perché lo dice lei, allora ce ne andiamo.
C. Ripeto che io non ho detto questo e lei sta facendo finta di non capire. Se non vuole osservare il contratto allora potrà anche andarsene».

D’Agostino spiega: «Si chiude qui la telefonata. Forse alla ditta in questione non è chiaro che quando non si adempie agli obblighi di un contratto, l’amministrazione stessa è tenuta a risolverlo. Dopodiché una prenotazione fatta da me personalmente nello stesso giorno, viene calendarizzata per il 14 luglio: 22 giorni dopo a fronte dei sette giorni prescritti dal capitolato di contratto. E la giustificazione dell’operatrice è che ci sono troppe richieste rispetto ai mezzi e agli addetti a disposizione (?). Tutto ciò che vi ho fedelmente raccontato continua ad avvenire dopo che l’amministrazione, al fine di far funzionare meglio i servizi ambientali, ha spacchettato quello dei rifiuti in tre appalti: raccolta differenziata, spazzamento e ritiro ingombranti e Raee. Totale del costo Tari per i cittadini, 1.160.000 euro l’anno. E allora mi chiedo: perché le ditte appaltatrici quando vengono nel nostro comune finiscono col comportarsi così? In totale spregio ai contratti e sottoponendo i cittadini a disagi e proteste che si ripetono anno dopo anno? E perché l’amministrazione e il Dirigente dell’Area tecnica non assumono i dovuti provvedimenti?».

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