Autocompattatore bruciato: dal Comune solidarietà alla ditta, dallo Slai Cobas… ai lavoratori
Due messaggi, due letture dell’episodio. Per Costa e Scuticchio: «Episodio sfacciato che arriva nel momento in cui la situazione rifiuti si è normalizzata». Dal sindacato: «Vicinanza all'equipaggio contro tutte le sopraffazioni a danno dei lavoratori».
«Il sindaco Elio Costa e l’assessore all’Ambiente Antonio Scuticchio esprimono solidarietà alla società Ased di Melito Porto Salvo, gestore del servizio raccolta rifiuti per il Comune di Vibo Valentia, in ordine al gravissimo atto intimidatorio perpetrato questa notte ai danni di un dipendente e di un automezzo.
Il grave atto criminale – si legge in una nota del Comune – ai danni della ditta rifiuti, ha lasciato un grande senso di amarezza all’interno dell’amministrazione comunale. Il Sindaco e l’Assessore Scuticchio condannano questo sfacciato e tracotante nuovo episodio criminale, che – proseguono da Palazzo Luigi Razza – oltretutto interviene nel momento in cui questa amministrazione è riuscita a normalizzare la situazione della raccolta rifiuti ed ad avviare, dopo tanti vani tentativi, la raccolta differenziata. Invitano, quindi, l’Ased a non piegarsi ed andare avanti, forti del sostegno della città che gli è vicina».
Veicolo dell’Ased bloccato e dato alle fiamme
Solidarietà viene espressa anche dal sindaco Slai Cobas che, in un comunicato, afferma: «Lavorare di notte e lavorare nel servizio raccolta rifiuti da ieri è ormai diventata ufficialmente un’attività pericolosa. Un’attività per la quale si può rischiare la vita. E’ la dura e sorprendente, in negativo, lezione che dobbiamo ricavare dall’incredibile episodio che ha visto coinvolti ieri sera tre lavoratori assistiti dalla scrivente organizzazione sindacale». Oggi, prosegue lo Slai Cobas, «è toccato a loro, ma non possiamo escludere che domani tocchi a qualcun’altro. Esprimiamo grande solidarietà a tutti e tre i lavoratori e tra essi, in particolare, allo sfortunato autista che conosciamo da tanti anni e che non avevamo mai visto sconvolto come ora ma, visto quanto è successo, è facile capire che umore regna oggi tra tutti i nostri assistiti e non possiamo non metterci nei panni di tutti i lavoratori che da ora in poi si appresteranno ad iniziare un turno del genere, magari in qualche località più isolata».
Per il sindacato si tratta di «padri di famiglia che lavorano duramente, per pochi soldi – cosa da non dimenticare senza voler in questa sede ritornare sulle battaglie sindacali degli ultimi anni che hanno visto la riduzione del loro orario di lavoro dopo lo “scellerato accordo” in Prefettura dell’agosto 2014 mai rispettato dalle aziende e dal Comune – ed è incomprensibile, aberrante ed intollerabile che oggi siano anche chiamati a rischiare la vita».
Lo stesso Slai Cobas annuncia la proclamazione dello stato di agitazione, indicendo una manifestazione per la giornata del 27 aprile, difronte la Prefettura a partire dalle ore 10. «Doverosa – si rimarca – per esprimere solidarietà alle vittime di tale inopinata aggressione contro tutte le sopraffazioni e le violenze commesse a danni di lavoratori. Necessaria perché si alzi il livello di attenzione delle istituzioni e degli organi di polizia al fine di ripristinare prima ed assicurare con continuità dopo condizioni minime di sicurezza per tutti i
lavoratori, a cominciare da quelli Ased forse oggi nel mirino di qualcuno».