venerdì,Novembre 29 2024

Elezioni, a Ionadi clima infuocato nell’ultimo scorcio di campagna elettorale

Tema dello scontro, il mancato confronto pubblico tra i candidati a sindaco, richiesto da Arena a Signoretta. Da qui le polemiche e le accuse tra le parti

Elezioni, a Ionadi clima infuocato nell’ultimo scorcio di campagna elettorale
La sede del Comune
Arena Antonio
Antonio Arena

Ultimi giorni di campagna elettorale tra le polemiche a Ionadi. Ad “aprire le danze” è stato nei giorni scorsi il capolista di “Ionadi nel cuore” Antonio Arena. L’attuale sindaco, in vista del rush finale per le elezioni comunali del 12 giugno, ha invitato l’altro candidato a sindaco Fabio Signoretta a un confronto pubblico in piazza. Il confronto non ci sarà. Da qui il via a una serie di accuse e contro accuse tra le parti che sta rendendo “infuocato” il clima in questo ultimo scorcio di campagna elettorale. La risposta del leader di “Per Jonadi” è giunta nel corso di un comizio aperto. «Relativamente all’invito a un confronto pervenuto dal candidato a sindaco Arena – queste le parole di Signoretta – abbiamo risposto come squadra. Non solo accettiamo ma anzi rilanciamo affinché lo stesso possa essere però un momento di vera discussione sulle idee di sviluppo per la comunità. Si realizzi un confronto sui programmi con chi finora ha avuto meno voce, ovvero con tutte le associazioni del territorio: con chi quotidianamente rappresenta e dialoga con imprenditori, consumatori, disabili, anziani, turisti, ecc.. Si svolga in sala consiliare con diretta streaming per consentire a tutti i cittadini di seguirlo. Noi ci siamo

Fabio Signoretta

La replica di Arena non si è fatta attendere. «Non ci sarà alcun confronto pubblico tra i candidati a sindaco – ha dichiarato a sua volta il capolista di “Ionadi nel Cuore” -. Ha vinto la logica del “silenzio”. Alla proposta del sottoscritto, il candidato a sindaco Signoretta non ha inteso aderire, in nome di una visione del dibattito democratico, decisamente strana e singolare. Sulla scorta di quanto fatto cinque anni fa con il rivale di allora, avevo invitato il mio avversario a un confronto pubblico da realizzarsi, secondo le regole della par condicio, su tematiche precise che interessano il futuro del nostro territorio. Ma non è stato possibile perché, dopo miei ripetuti tentativi, ha intesa declinare l’invito. Il confronto in una sala senza pubblico e con i soli rappresentanti delle associazioni non avrebbe avuto alcun senso. Quando ho provato a spiegare che sarebbe stato necessario coinvolgere tutti, affidarsi a un moderatore professionista, consentire ai giornalisti di porre domande, il rifiuto è stato netto».

Le posizioni e le visioni al riguardo, come si evince, sono distanti anni luce. Entrambi i contendenti continuano ad esporre le proprie ragioni e a contrattaccare, anche in queste ultime ore. Tra accuse di strumentalizzazione, di voler fomentare polemiche e di scarsa propensione al confronto democratico la campagna elettorale va avanti. L’ultima parola toccherà, adesso, ai cittadini, i quali, con il loro voto, tra pochi giorni potranno ergersi a giudici e decretare chi dei due contendenti sarà il prossimo sindaco di Ionadi.

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