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Torna il Kalabria Eco Fest, il bosco di Polia pronto ad ospitare la II edizione

Si tratta di una due giorni che punta ad affrontare tematiche legate alla Calabria e al cambiamento, fra simposi, musica e laboratori pratici

Torna il Kalabria Eco Fest, il bosco di Polia pronto ad ospitare la II edizione
Boschi, immagine di repertorio da pixabay (foto di Tama66)

Dopo il successo dell’edizione 2021, torna anche quest’estate il Kalabria Eco Fest, una due giorni di incontri fatta di simposi, laboratori, musica e stand di artigiani e produttori da tutta la Calabria. Il Kef si terrà il 23 e 24 luglio, sempre alla Gigliara di Polia, nel bosco che già l’anno scorso ha ospitato centinaia di persone da tutta la Calabria e non solo. [Continua in basso]

Nell’estate 2021 il festival è stato un momento di incontro e condivisione, dove grazie ai simposi (tavoli tematici) e ai momenti laboratoriali si sono affrontate diverse tematiche: dall’ecoturismo alla biodiversità, dalla permacultura all’imprenditoria giovanile. Questo ha fatto sì che persone con intenti comuni e con una visione simile del mondo si potessero ritrovare e iniziare a cooperare, creando delle reti. Dal Kef 2021 – si legge in una nota stampa – infatti è nata la rete regionale dei PacciAmanti (che si ritrova una volta al mese in un posto diverso della Calabria per condividere idee e pratiche) e alcuni gruppi di acquisto solidale nei territori di Vibo Valentia e Catanzaro.

 Anche quest’anno l’evento vuole essere la stella polare di chi è in cerca di un cambiamento in terra calabra: simposi, laboratori e stand saranno costruiti e ideati con lo stesso spirito, e cioè contribuire al cambiamento, ragionare secondo un’ottica costruttiva per lo sviluppo del territorio. Per questo motivo – continua il comunicato – il Kef ha già lanciato una chiamata a far parte del grande equipaggio che anche quest’anno porterà a riva la grande barca del festival: si cercano fin da subito volontari pronti a mettere a disposizione le proprie competenze (qualsiasi esse siano) per la buona riuscita del festival.  Si va dai laboratori più pratici ai dibattiti all’interno dei simposi (all’interno dei quali ci si può offrire come relatori) fino alla logistica.  È stata lanciata anche una raccolta fondi grazie alla Rete del Dono per sostenere le spese minime dei materiali di consumo e far sì che il festival possa vivere e contribuire anche dopo i due giorni di incontri. Cooperazione, ecologia e consapevolezza sono solo alcune delle parole chiave di questo percorso, l’approccio attraverso il quale l’equipaggio del Kefguarda a questo festival, alla Calabria e al mondo.

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