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Quattro anni senza Soumaila Sacko, il sindacato Usb lo ricorda sul luogo dell’omicidio

L'Unione sindacale di base a San Calogero nell'ex Fornace "La Tranquilla" dove il sindacalista è stato ucciso a fucilate da Antonio Pontoriero. Sarà scoperta una targa commemorativa

Quattro anni senza Soumaila Sacko, il sindacato Usb lo ricorda sul luogo dell’omicidio

Il 2 giugno ricorre il quarto anniversario dell’omicidio di Soumaila Sacko, il giovane migrante e bracciante, nonché sindacalista dell’Usb, ucciso a San Calogero mentre raccoglieva delle vecchie lamiere da portare nella baraccopoli di San Ferdinando dove viveva. “La brutale uccisione di Soumaila ha smosso le coscienze di tanti – spiega in una nota l’Usb – scatenando una incredibile catena di solidarietà che ha superato i confini nazionali. A distanza di quattro anni da quella tragica morte torneremo ancora una volta in quel luogo dannato per ribadire che noi non dimenticheremo Soumaila. Per questo diamo appuntamento per giovedì 2 giugno alle ore 11 all’ingresso dell’ex fornace “La Tranquilla”, per poi recarci insieme all’interno, deporre un mazzo di fiori e ricordare quella tragedia. Nel corso dell’iniziativa sarà scoperta anche una targa commemorativa, per non dimenticare Soumaila.

Per l’omicidio di Soumaila Sacko è stato condannato a 22 anni di reclusione anche in appello Antonio Pontoriero, 48 anni, di San Calogero, ritenuto responsabile dei reati di omicidio volontario, porto e detenzione illegale di arma da fuoco.  Una zona, quella della ex Fornace, che Antonio Pontoriero avrebbe considerato come cosa propria pur occupando, insieme ai familiari, i terreni intorno ed un casolare “senza averne alcun titolo ed abusivamente”.

L’imputato è stato condannato altresì a risarcire le parti civili e fra queste il sindacato Usb di cui Soumaila faceva parte, sempre in prima fila nel difendere i diritti dei lavoratori.Il barbaro omicidio di Soumaila Sacko – padre di una bambina di cinque anni – ha suscitato un’ondata di indignazione in tutta Italia, dalle più alte cariche politiche ai cittadini comuni. Dopo un viaggio di oltre undicimila chilometri, il ragazzo – che si era recato in bicicletta da San Ferdinando nell’area dell’ex Fornace di San Calogero solo per prelevare delle vecchie lamiere – è stato sepolto nel cimitero di Sambacanou, un villaggio del Mali dal quale proveniva.
Il fucile usato da Pontoriero per sparare non è stato mai ritrovato.

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