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Vibo, il Convitto annesso all’Aberghiero verso l’inaugurazione

L’opera di ammodernamento strutturale e di riqualificazione degli spazi interni è stata possibile grazie all’impegno della Provincia. Anche il vescovo sarà presente all’evento

Vibo, il Convitto annesso all’Aberghiero verso l’inaugurazione
Il Convitto annesso all'Alberghiero

Il Convitto annesso all’Ipseoa “E. Gagliardi” sarà inaugurato martedì 31 maggio, alle ore 12. La sua istituzione risale al 1970 e nell’arco di 50 anni diverse sono state le sedi, come ha rammentato una delle memorie storiche del Convitto, l’istitutore Eugenio Aiello. La sua – si legge in una nota stampa – è stata una vita dedicata alla sua crescita e all’Istituto alberghiero (che nasce nel 1967, come sede staccata di Soverato, e poi, nel 1970, diventa autonomo: primo preside è stato il prof. Nazzareno De Filippis); e nel suo ruolo ha offerto agli studenti la possibilità di lavorare nel settore della ristorazione e dell’ospitalità alberghiera. A mettere in luce la dedizione di Aiello il giornalista Giuseppe Sarlo. Ricorda il ruolo di istitutore capo del Convitto fin dalla sua nascita, affiancato da Aiello. Come ha rammentato Sarlo, all’epoca c’era la figura “censore” e lui è stato il primo censore capo (coordinatore del servizio). In seguito ha assunto poi quella di istitutore delegato, in quanto si trattava di una delega che concedeva il preside. Inizialmente erano cinque le figure di censori: oltre a Sarlo e Aiello, Francesco Antonio Cerra, Ranieri Cuzzola e Giovanni La Gamba, poi divenuti istitutori. Eugenio si dedicava completamente al convitto ricorda ancora Sarlo, e lo sostituiva nel ruolo con grande dedizione e professionalità, fin quando non è andato in pensione, nel 1996. A prendere il testimone come responsabile istitutore è stato proprio Eugenio Aiello.A rammentare le figure storiche del convitto Antonio La Gamba, istitutore nonché artista, anche lui per tanti anni protagonista della storia di questa istituzione educativa. [Continua in basso]

Il dirigente scolastico Pasquale Barbuto, insieme all’attuale responsabile del Convitto, Clemente Tulino, dopo i continui rinvii a causa dell’emergenza pandemica, hanno ritenuto opportuno organizzare questo evento prima della chiusura delle attività didattiche, come segno di buon auspicio per la fine dell’emergenza e dare un messaggio di fiducia per il nuovo anno scolastico, facendo conoscere questo importante servizio che interpreta le istanze educative e formative degli studenti in relazione ai bisogni sociali delle famiglie.

La cerimonia sarà caratterizzata dalla benedizione che verrà officiata dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Attilio Nostro. E diverse saranno le autorità istituzionali, delle forze dell’ordine e civili che parteciperanno all’inaugurazione. [Continua in basso]

La vecchia struttura in passato è stata sede dell’istituto agroforestale, poi del geometra e infine dell’Esac. Adesso il Convitto è in grado di ospitare 30 convittori e 60 tra semiconvittori e semiconvittrici per interventi didattico ed educativi, adeguati ai bisogni formativi degli studenti. Gli studenti attualmente ospitati frequentano sia l’Ipseoa “E. Gagliardi” che altri istituti superiori. L’opera di ammodernamento strutturale e di riqualificazione degli spazi interni è stata possibile grazie all’impegno della Provincia, del presidente Salvatore Solano e dello staff tecnico dell’Ente guidato dall’arch. Carolina Bellantoni. Ora il Convitto ha una bella sede ospitale e accogliente: un’ampia cucina attrezzata, la mensa, l’arredo delle camere dove alloggiano gli studenti completante rinnovato e un campo di calcetto. La struttura è situata a circa 1 km dalla sede dell’Ipseoa (Via don Luigi Sturzo, I traversa di Viale delle Accademie Vibonesi) ed è circondata dalla campagna. I convittori possono così dedicarsi allo studio in un ambiente familiare e tranquillo e hanno a disposizione una struttura che offre spazi di ricreazione e socialità.    

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