Pizzo al voto, civismo e post scioglimento: parlano i candidati a sindaco – Video
Tre dei quattro competitor hanno risposto alle nostre domande duellando sulle politiche da offrire in una cittadina che torna al voto dopo lo scioglimento per mafia del consiglio comunale
Cinque domande, a 3 dei 4 candidati a sindaco di Pizzo, in una campagna elettorale che entra nel vivo. Emilio De Pasquale, Francesco Muzzopappa e Sergio Pititto hanno risposto ai nostri quesiti, 5 uguali per ciascuno, mentre Giuseppe De Caria ha declinato l’invito. Un tema ricorre nelle varie risposte, ed è quello del preteso civismo delle liste composte da 12 candidati – più l’aspirante primo cittadino -, mentre comune a tutti è il proposito di superare all’insegna della trasparenza la fase successiva allo scioglimento per mafia del consiglio. [Continua in basso]
Pititto ha sfidato i suoi avversari ricordando di aver varato un codice etico che vincola i suoi candidati, mentre Muzzopappa ha parlato dell’impegno della sua squadra a vigilare sugli uffici, con De Pasquale che ha definito possibile realizzare le opere che la città attende sebbene le casse comunali siano allo stremo. Sul piano della composizione politica degli schieramenti Muzzopappa ha rivendicato di avere l’unica lista veramente civica, definendo tutt’altro che civiche le liste avversarie e ricordando che Forza Italia è schierata con Pititto, mentre a sostegno di De Pasquale ha citato i consiglieri regionali De Nisi e Loschiavo, che sono su fronti opposti a Palazzo Campanella.
Pititto ha definito la sua candidatura «popolare», ricordando la sua lunga militanza nel sindacato della Cisl e sottolineando l’importanza di dialogare sin da subito con le istituzioni soprattutto per le emergenze che riguardano l’ambiente e il decoro urbano. De Pasquale, dopo aver spiegato di essere stato a lungo lontano dalla politica, ha ricordato l’apporto significativo che per la composizione della lista hanno dato il Pd e i 5Stelle.