Chiesta la condanna per Berlusconi, mentre Occhiuto e Mangialavori gli esprimono solidarietà
Sei anni per corruzione la richiesta della Procura di Milano per il leader di Forza Italia e cinque per Ruby, il cui silenzio sarebbe stato comprato dall’ex premier per tacere sulle serate hard e il “bunga-bunga” a Villa San Martino. In totale sono 29 gli imputati e fra loro venti ragazze, una senatrice ed un giornalista
Corruzione in atti giudiziari. Questo il reato per il quale procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per Silvio Berlusconi – leader di Forza Italia, imputato nel processo sul caso “Ruby ter”. L’accusa ha inoltre chiesto 5 anni di reclusione per Karima El Mahroug, ovvero l’ormai ex ‘Ruby rubacuori’, accusata di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. I pm hanno hanno chiesto in totale 28 condanne.
Tra le richieste, anche quella di condannare Maria Rosaria Rossi, senatrice eletta con Forza Italia ed ex fedelissima del Cavaliere, dal 2021 passata con “Coraggio Italia” e poi “Italia al Centro” (partito fondato da Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello). Per lei la richiesta di condanna ad 1 anno e 4 mesi per falsa testimonianza. Stessa accusa (falsa testimonianza) contestata anche al giornalista Carlo Rossella per il quale sono stati chiesti 2 anni. Per venti ragazze imputate chieste condanne fino a 5 anni di reclusione, tutte ex ospiti delle serate di Arcore, il cui silenzio sarebbe stato comprato dall’ex premier Silvio Berlusconi. Chiesti 6 anni e 6 mesi per Luca Risso, ex fidanzato di Ruby. Da assolvere, per i pm, solo Luca Pedrini, ex collaboratore di Nicole Minetti. La Procura di Milano ha infine chiesto di confiscare circa 10 milioni e 800mila euro a Silvio Berlusconi (con tanto di sequestro preventivo) e 5 milioni a Karima El Mahroug. [Continua in basso]
Il presunto patto «corruttivo», riscontrato da «prove», come messaggi tra le ragazze ma anche «telefonate» con l’ex premier Berlusconi, al centro della requisitoria dei pm. Un «accordo» che avrebbe previsto il «mantenimento» delle giovani, ex ospiti delle serate di Arcore a casa Berlusconi, assicurando loro un reddito «con un mensile da 2.500 euro», ma anche «una casa» oltre ad altre utilità, come macchine e contratti televisivi. Il tutto in cambio del silenzio sul “bunga-bunga”, ossia il contesto hard di Villa San Martino, nei processi Ruby e Ruby 2. Prima delle richieste di condanna, i pm hanno messo sul piatto gli elementi probatori sull’accordo corruttivo stretto «già dal 2011». Con Luca Giuliante (per lui chiesti 4 anni), ex legale di Ruby, che sarebbe stato il «tesoriere pagato» da Berlusconi per gestire «l’enorme quantità di denaro» per l’ex “Rubacuori”. Tra dicembre 2012 e gennaio 2013, quando avrebbe dovuto deporre nel Ruby, «si incontrò con Maria Rosaria Rossi», senatrice (per lei chiesti 1 anno e 4 mesi per falsa testimonianza), «e ricevette i soldi per andare in Messico».
Karima El Mahroug, ovvero Ruby, secondo l’accusa spendeva «centinaia di migliaia di euro – ha detto il pm Luca Gaglio con a fianco l’aggiunto Tiziana Siciliano – e più di così c’era solo da buttare i soldi dalla finestra». Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, l’avrebbe foraggiata perché «era inaffidabile» – ha chiarito il pm -. Cinque i milioni di euro che avrebbe incassato come «prezzo» della corruzione in atti giudiziari, in parte usati per comprare, assieme all’ex fidanzato Luca Risso, un ristorante con annesso pastificio a Playa del Carmen. Cifra che i pm hanno chiesto ai giudici della settima penale di confiscare, assieme a 3 milioni a carico di Risso, per il quale è stata chiesta la pena più alta, 6 anni e 6 mesi, per riciclaggio. [Continua in basso]
La solidarietà di Occhiuto a Berlusconi
A fronte della richiesta di condanna della Procura di Milano nei confronti di Silvio Berlusconi, il presidente della giunta della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha espresso nei confronti del leader di Forza Italia “sincera solidarietà al presidente Silvio Berlusconi. Dai magistrati di Milano arrivano richieste assurde – ha affermato Occhiuto – che paiono davvero lontane dal buon senso e dalla realtà. Dispiace che il presidente Berlusconi sarà costretto ancora una volta a difendersi da accuse infamanti. Noi siamo al suo fianco, certi della sua innocenza”.
La vicinanza del senatore Mangialavori
Non da meno il senatore vibonese Giuseppe Mangialavori, coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria. “La richiesta della Procura di Milano di condannare a sei anni di reclusione il presidente Silvio Berlusconi è assurda. Oggi è stata scritta un’altra brutta pagina di storia giudiziaria. Questo nuovo tentativo di estromettere il fondatore del centrodestra italiano dalla scena politica nazionale – ha dichiarato Mangialavori – è inaccettabile. Piena solidarietà al presidente Berlusconi”.
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