venerdì,Novembre 29 2024

Comune di Vibo, sul Bilancio l’affondo delle opposizioni: «Zero visione, regna la superficialità»

Dai banchi della minoranza non sono state risparmiate pesanti critiche all’azione amministrativa. Diversi i rilievi mossi sul piano economico-finanziario e in riferimento anche al Piano triennale delle opere pubbliche. In Consiglio gli interventi di Stefano Soriano (Pd), Giuseppe Policaro (“Vibo Democratica”) e Stefano Luciano (Azione)

Comune di Vibo, sul Bilancio l’affondo delle opposizioni: «Zero visione, regna la superficialità»
L'avvio dei lavori di un consiglio comunale di qualche tempo fa

Il Bilancio di previsione, con allegato il Piano triennale delle opere pubbliche, e il Documento unico di programmazione, testo propedeutico a quello del Bilancio, sono stati approvati nel tardo pomeriggio di ieri dal consiglio comunale con i soli voti della maggioranza. Ma prima? Dopo l’intervento del sindaco Maria Limardo, in apertura di lavori, e le relazioni degli assessori Maria Teresa Nardo (Bilancio) e Giovanni Russo (Lavori pubblici) dai banchi della minoranza è arrivata una autentica pioggia di critiche. Dito puntato, tra l’altro, sul «fallimento» nel recupero dell’evasione tributaria, così come «continua a regnare la superficialità amministrativa mentre i cittadini vorrebbero vedere risultati». [Continua in basso]    

Quel pasticcio su piazza Spogliatore

Stefano Soriano (Pd)

Per il capogruppo del Partito democratico Stefano Soriano innanzitutto il Piano delle opere pubbliche ha fatto notare che «sono previsti 21 milioni di euro derivanti da capitali privati per la realizzazione del parcheggio multipiano in piazza Spogliatore e contestualmente poche settimane fa si è deciso di spendere 300mila euro per il rifacimento dello stesso luogo. Delle due l’una – ha tuonato il consigliere di opposizione -:  o si realizza il parcheggio multipiano oppure non si spendono i soldi per poi distruggere nuovamente la piazza per costruire il parcheggio multipiano». Sul Documento unico di programmazione, invece, l’interessato ha fatto principalmente presente che «Vibo Capitale del Libro 2021 prevede come spese per la valorizzazione dei beni di interesse storico la somma di 33mila euro circa per il 2022 e pari somma per il 2023 e 2024. La Città del Libro prevede, inoltre, come spese per attività culturali e interventi diversi nel settore culturale 281mila euro per il 2022, 82mila euro per il 2023 e 81mila euro per il 2024.

«Zero visione, zero prospettiva»

Inoltre nel Dup sono previsti zero euro per lo sport per il triennio 2022, 2023 e 2024 e 52mila euro per lo sviluppo del turismo per il 2023 e 2024. Zero euro per l’edilizia residenziale pubblica per il 2022, 2023 e 2024. Zero euro – ha spiegato ancora Stefano Soriano – nel triennio per il trasporto locale e contemporaneamente a Vibo c’è un autobus che gira per la città vuoto per il solo motivo che non vi sono né pensiline né indicazioni circa gli orari in cui si effettua il trasporto urbano. Zero visione, zero prospettiva. Nelle Politiche sociali, nel Dup sono previste zero euro nel triennio 2022-2024 per gli interventi in favore degli anziani per il diritto alla casa. Infine, nel Dup – è stato fatto osservare – è pubblicato il programma delle assunzioni ed il fabbisogno di personale. L’ente prevede di assumere 31 unità nel triennio che tuttavia al netto dei pensionamenti diventano 15/16 e nello stesso momento la spesa per il personale diminuisce da 6.200.000 euro nel 2022 a 5.200.000 euro a 2024. Per una pianta organica che prevede 210 dipendenti si passa da 115 dipendenti nel 2021 a 125 nel 2022, 131 nel 2023 ed a 132 nel 2024». [Continua in basso]    

Recuperare l’evasione totale

Sul Bilancio di previsione, il capogruppo democrat ha subito rilevato «come ancora una volta in aula non siano presenti i revisori.  Nel Bilancio si evidenzia che per quanto riguarda il recupero dell’evasione tributaria nel 2022 è previsto un dato di 2.950.000 euro e di 2.300.000 euro per il 2023 e 2024. Questo dato è importante perché come si evidenzia nella relazione dei revisori l’ente ha difficoltà nel recupero dell’evasione tributaria. I revisori sostengono che le previsioni di entrata e spesa corrente pur complessivamente attendibili e congrue devono essere verificate relativamente all’entrata derivante da una più incisiva lotta all’evasione. Il recupero deve concentrarsi all’evasione totale, cioè a quei soggetti che non sono iscritti nell’anagrafe tributaria e non solo di chi per difficoltà temporanee non riesce a pagare il singolo tributo per un anno o due.  L’invito, quindi, del collegio dei revisori su questo punto – ha concluso Stefano Soriano – è il sintomo del fallimento dell’amministrazione nel recupero dell’evasione tributaria puntando invece ad aumentare le tariffe sempre e solo per gli stessi soggetti che invece hanno scelto di essere conosciuti dall’anagrafe tributaria».

«Le tariffe aumentano ma non la qualità dei servizi»

Giuseppe Policaro (Vibo Democratica”)

Quindi è stata la volta del capogruppo di “Vibo Democratica” Giuseppe Policaro, il quale ha ringraziato tutti «quei cittadini che riescono ancora a pagare, con sacrificio e senso del dovere, i tributi per quei servizi che hanno visto lievitare sensibilmente le tariffe ma non la qualità degli stessi. Nessuna discussione – ha aggiunto l’interessato – è ancora iniziata in termini di confronto con le opposizioni sulla riformulazione del Piano di riequilibrio, che entro la fine dell’estate andrebbe portato in votazione, nonostante l’impegno assunto in precedenza in aula. Sul turismo, in riferimento alla tassa di soggiorno, ci aspettiamo che la previsione di 20.000 euro, sugli introiti della tassa di soggiorno, per il 2022 sia veramente prudenziale perché altrimenti se non dovessero rientrare in termini di ospitalità diffusa almeno 200.000 euro nelle casse dell’ente nel 2022 a tale titolo vorrebbe significare aver perso con Vibo Capitale Italiana del Libro 2021 semplicemente un’occasione unica con investimenti in termini economici che appaiono per questo verso sproporzionati. Impariamo dalla vicina Tropea – ha sottolineato in chiusura l’esponente dell’opposizione – e confrontiamoci con una realtà che nel corso degli ultimi anni ha conquistato un posto di primo piano anche a livello internazionale nel turismo e nella socialità.  Bisogna progettare attività per implementare le politiche dell’istruzione per far fronte alla deriva di violenza sfociata negli ultimi tempi in più episodi (deprecabili e da condannare) che hanno visto in negativo quali protagonisti giovani vibonesi». [Continua in basso]    

«Una amministrazione debole»

Stefano Luciano (Azione)

Durissimo l’affondo del capogruppo di Azione Stefano Luciano, secondo il quale «il Bilancio di previsione ed il Dup tradiscono le debolezze di questa amministrazione. Il primo aspetto è che si scaricano tutte le responsabilità di una gestione amministrativa non produttiva sul personale dipendente del Comune, in modo ingiusto perché è la politica che non ha creato le condizioni affinché il personale potesse operare con strumenti e azioni adeguate. Inoltre, non si riescono a controllare bene le spese in uscita ed è emblematico il caso dell’esproprio ditta Faccioli in cui si è arrivati a spendere una cifra enorme a causa di un lungo contenzioso che si poteva evitare rispettando la procedura corretta di espropriazione. Medesima considerazione – ha detto ancora il consigliere di minoranza – per l’esternalizzazione del servizio tributi disposto senza il preventivo impegno di spesa previsto dalla legge. È ancora la superficialità a farla da padrone. Sarebbe opportuno che questa amministrazione aprisse una seria riflessione per capire perché le cose non vanno come promesso in campagna elettorale fermo restando che anche dal punto di vista politico sembra ormai essere arrivata al capolinea. Oramai tutti i Consigli si celebrano in seconda convocazione per assenza di numeri».

È su queste motivazioni che l’interessato ha dunque   annunciato il suo voto contrario, «non per pregiudizio ma perché continua a regnare la superficialità amministrativa mentre i cittadini vorrebbero vedere risultati. Di fronte alle cose concrete a favore della città sarò comunque sempre pronto a votare invece positivamente ed a convergere al di là delle appartenenze politiche perché il bene della città viene prima di tutto».

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