Agente aggredito in carcere a Vibo, Staropoli (ConDivisa): «Serve uso dei taser»
La presidente dell'associazione esprime solidarietà alla Polizia penitenziaria e denuncia: «Non è possibile che un uomo sia mandato da solo a controllare intere sezioni con oltre 70 detenuti»
«Stamattina ho espresso la mia incondizionata vicinanza al comandante della Polizia penitenziaria Salvatore Conti con l’augurio di una pronta guarigione al poliziotto penitenziario aggredito ieri da un detenuto». Lo dichiara in una nota l’avvocato Lia Staropoli, presidente dell’associazione “ConDivisa – Sicurezza e Giustizia”, dopo l’aggressione ai danni di un agente all’interno del carcere di Vibo Valentia. «Provvidenziale è stato l’intervento di altri ospiti del nuovo complesso penitenziario che hanno aiutato il poliziotto che si trovava da solo nella sezione detentiva. Ancora una volta – aggiunge Staropoli -, proponiamo l’uso del taser per questi servitori dello Stato che, come carne da macello, vengono mandati da soli a controllare intere sezioni, con oltre 70 detenuti, disposte su più piani, senza armi e senza possibilità alcuna di difendersi. Ieri il comandante ed il direttore hanno visitato in ospedale l’agente aggredito manifestando la sentita vicinanza personale e dell’amministrazione per l’accaduto. La nostra associazione si costituirà parte civile accanto al poliziotto ferito e propone al Ministero della Giustizia di costituirsi parte civile nei processi che vedono vittime di gravi atti di violenza il personale del corpo di Polizia penitenziaria».
- Tags
- lia staropoli