giovedì,Novembre 28 2024

Disabilità, il senatore vibonese De Angelis plaude al ministro Erika Stefani

Il parlamentare: «Data prova di quanto la Lega sia attenta alle necessità della regione e dei calabresi»

Disabilità, il senatore vibonese De Angelis plaude al ministro Erika Stefani
Tilde Minasi, Fausto De Angelis ed Erika Stefani

«L’intervento della ministra mi ha veramente emozionato, sia per la grande competenza e sensibilità per il mondo delle disabilità, sia per la grande attenzione che ha per la Calabria», così il senatore Fausto De Angelis (Lega) si esprime a margine dell’incontro, che si è svolto ieri nella sede della Cittadella a Catanzaro, relativo interventi della Regione Calabria in favore della disabilità, organizzato dall’assessore Tilde Minasi e che ha visto la presenza del ministro al Welfare, Erika Stefani.

«Credo che sia stata data prova di quanto la Lega sia attenta alle necessità della regione e dei calabresi – aggiunge il parlamentare calabrese – Devo fare i complimenti a Tilde Minasi che da abile regista ha saputo cogliere le opportunità per intervenire e dare le prime risposte ai problemi delle disabilità, dando attenzione finalmente anche persone che sembravano invisibili, i soggetti con i disturbi dello spettro autistico nella maggiore età, di cui tante volte ci si era dimenticati.  Avere un dicastero dedicato al welfare è sicuramente un passo fondamentale, un cambio di strategia culturale voluto dalla Lega nell’approccio a tematiche delicate che riguardano le persone e la famiglia e a Catanzaro Erika Stefani  lo ha confermato. La disabilità, personale o di un familiare, in molti casi è associata a condizioni precarie di reddito e di occupazione su cui bisogna certamente intervenire. L’accesso al mondo del lavoro delle persone con disabilità rappresenta un nodo centrale, come ha sottolineato la ministra. E su questi temi non serve solo una legge ma una evoluzione culturale del Paese.  Ringrazio – conclude il senatore – i tanti che nel corso dell’incontro hanno testimoniato la loro condizione, rivendicando un ruolo da protagonista nelle politiche sociali che li interessano, e ci hanno insegnato con il loro orgoglio e dignità cosa significa essere persona umana».

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