La pianista di fama internazionale Ying Li si esibisce a Vibo
Nell’auditorium dello Spirito Santo suonerà la talentuosa cinese che ha ricevuto premi in tutto il mondo
Si terrà nell’Auditorium dello Spirito Santo uno dei concerti più importanti della stagione, promosso dal Conservatorio di Vibo Valentia e da Ama Calabria in collaborazione con le principali associazioni culturali della città. Protagonista della serata la giovane pianista Ying Li, vincitrice della prima edizione del premio internazionale “Antonio Mormone”. Il concerto è previsto per venerdì 13 maggio alle ore 18:00.
Ying Li ha iniziato lo studio del pianoforte a cinque anni in Cina dove è nata nel 1997. Quattordicenne si è trasferita a Philadelphia per studiare con Jonathan Biss e Seymour Lipkin al Curtis Institute of Music, dove si è diplomata nel 2019. Nel giugno 2021 ha conseguito il master of Music alla Julliard di New York, dove ha studiato con Robert McDonald. Ying ha suonato con la “Philadelpia orchestra”, New Jersey Symphony, St. Petersburg Chamber Philharmonic, Nwd Philharmonie, orchestra accademia Teatro alla Scala, Longwood Symphony. E’ stata invitata da numerosi festival internazionali quali il Ravinia festival, La Jolla, Great Lakes a Detroit, Norfolk Festival, Brevard Music e al Festival di Verbier. Ha suonato al Teatro alla Scala, sala Verdi del conservatorio di Milano, Verizon Hall a Philadelphia, Kaufman Music Center a New York, Harris Concert Hall a Memphis, New World Center a Miami, Chicago Cultural Center, ACT Concert Hall in Giappone. Nel 2021 è stata anche finalista al “Concours musical international” di Montréal e ha vinto il premio speciale per la migliore esecuzione di musica francese al Cleveland International Piano Competition. Appassionata camerista, è membro dell’Aya Trio.
Nel corso del suo recital la pianista Ying Li interpreterà la sonata n. 13 in si bemolle maggiore k 333 di Wolfgang Amadeus Mozart, parafrasi sul rigoletto di Franz Liszt, la Suite op. 14 Béla Bartók, “Ramble on the last Love duet dal RosenKavalier” di Richard Strauss/Percy Grainger, e le “Danzas Argentinas” op. 2 di Alberto Ginastera.