Bullismo e cyber bullismo, l’associazione MiPiAci all’Unical
L’associazione vibonese di psichiatri e psicologi coinvolta in un importante seminario nell’ateneo cosentino per parlare di disagio giovanile.
Si aggiunge al già ricco bagaglio di esperienze, la partecipazione al seminario professionalizzante “Il disagio in età infantile e adolescenziale. Il caso del bullismo e del cyber bullismo”. L’incontro, promosso dal dipartimento Lingue e scienze dell’educazione dell’Unical, ha registrato l’adesione dell’associazione di psicologi e psichiatri “MiPiAci”.
Il presidente Bruno Pisani, infatti, ha abbracciato l’iniziativa e, insieme ad una rappresentanza, ha dato il suo contributo relazionando sulla tematica sviluppata nella giornata universitaria. La “MiPiAci” si è concentrata sui risultati ottenuti grazie al progetto “A”, ideato allo scopo di intervenire sui ragazzi con bisogni educativi speciali.
Grazie alla proficua collaborazione con gli istituti scolastici, infatti, si è inteso creare un percorso di accoglienza e recupero sociale e scolastico degli studenti con inadeguatezze comportamentali gravi. Soggetti che, in più circostanze, sono divenuti oggetto di provvedimenti disciplinari che prevedono il temporaneo allontanamento dalla scuola. A distanza di un anno, in seno al seminario, il presidente Pisani ha evidenziato i riscontri positivi, non solo in termini quantitativi ma qualitativi, con riferimento all’impatto della problematica: «Tramite il Progetto – ha aggiunto Pisani – abbiamo contribuito a modificare l’approccio al fenomeno del bullismo, da parte degli operatori, degli insegnanti e della famiglia».
Il presidente Pisani, inoltre, grazie al sostegno e alla professionalità dello staff, si è soffermato sull’importanza di iniziative sociali. Tra quelle promosse in seno al sodalizio vibonese, “Help! Fai una foto al tuo problema”: «Un tentativo- ha specificato Pisani- per avvicinare i giovani, per farli comunicare con il mondo adulto». Tramite il progetto, infatti, è emersa la difficoltà a relazionare da parte delle nuove generazioni: «L’aumento dei casi di suicidio tra giovanissimi – ha aggiunto Pisani – è sintomo della incapacità del giovane di configurarsi oltre l’ostacolo temporaneo, imprigionato e schiacciato dal presente».