Scuola inagibile a Portosalvo dopo lavori per centomila euro: scontro fra Forza Italia e la minoranza
Dell’edificio dichiarato inidoneo da un'ordinanza del sindaco e di una relazione dell’ufficio tecnico comunale che ritiene invece l’immobile sicuro, si discuterà nel prossimo Consiglio comunale dopo le interrogazioni di Stefano Luciano. Si attende pure un intervento sulla vicenda da parte della Procura della Repubblica
Continua a tenere banco la vicenda della scuola di Portosalvo, chiusa per inagibilità del tetto dopo lavori per centomila euro e con gli alunni costretti ad essere ospitati in un edificio di proprietà del Corap ed a spese del Comune. Per di più in un immobile ubicato in zona industriale. Polemiche e toni aspri nel corso dei lavori della terza Commissione consiliare, presieduta da Serene Lo Schiavo, fra il capogruppo di Forza Italia, Antonio Schiavello, e alcuni consiglieri di minoranza che hanno chiesto spiegazioni su quanto da mesi sono costretti a subire alunni e famiglie di Portosalvo. Alle richieste di chiarimenti da parte dei consiglieri comunali Loredana Pilegi e Marco Miceli, ha risposto a muso duro il consigliere di Forza Italia Schiavello. Toni accesi che hanno costretto i consiglieri di minoranza ad abbandonare i lavori. [Continua in basso]
Restano così inevase al momento – con buona pace di Forza Italia – alcune domande che per primo erano state poste dal consigliere comunale Stefano Luciano: come mai il sindaco, Maria Limardo, con propria ordinanza (la n. 2672/2021) ha disposto la chiusura della scuola per inidoneità dei locali e pericoli alla pubblica incolumità mentre la relazione del tecnico comunale dell’8 marzo scorso dichiara che la scuola è in sicurezza ed idonea all’uso? Chi sbaglia? “Commette un grave errore il sindaco della città che forse si è avvalsa di una consulenza privata – aveva evidenziato Luciano – o commette un grave errore il responsabile dell’ufficio tecnico”? Interrogativi di cui si discuterà nel prossimo Consiglio comunale convocato dal presidente, Rino Putrino, per domani (30 aprile) alle ore 9.30 in prima convocazione e giorno 2 maggio alle ore 9.30 in eventuale seconda convocazione. Fra le interrogazioni del consigliere Luciano – poste all’ordine del giorno – oltre a quelle sullo stato dell’arte della Tonnara di Bivona, sullo stato di salute del mare antistante Bivona e Vibo Marina e del torrente Candrilli nella zona di Portosalvo, anche la vicenda della chiusura della scuola di Portosalvo sulla quale si è ieri registrata la bagarre nel corso della seduta della terza Commissione consiliare.
Restano allo stato inevasi anche altri interrogativi su tale scuola e che riproponiamo: come e da chi sono stati affidati i lavori? Chi è stato il progettista? Chi li ha collaudati? Chi doveva vigilare sulla corretta esecuzione delle opere? Interrogativi che da mesi attendono risposte, così come un’eventuale interessamento al riguardo da parte della Procura di Vibo. Perché spendere centomila euro per il rifacimento del tetto di un edificio scolastico e poi non poter usufruire della scuola per rischi all’incolumità pubblica (ricordiamo che a settembre il sindaco aveva disposto il trasferimento degli alunni di Portosalvo in alcune tende per l’inizio dell’anno scolastico generando un’ondata di proteste da parte dei genitori) continuiamo a ritenere debba essere materia di interesse anche da parte della Procura della Repubblica. Attendiamo fiduciosi.
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