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La guerra blocca l’export calabrese verso Russia e Ucraina: il Vibonese l’area più danneggiata

Dalla Calabria partivano, destinate ai due Paesi dell'Est, soprattutto macchine per il sollevamento e la movimentazione delle merci: il 95% veniva prodotto nella provincia di Vibo

La guerra blocca l’export calabrese verso Russia e Ucraina: il Vibonese l’area più danneggiata

La Calabria è la regione del Sud Italia che, a causa della guerra, subirà maggiori conseguenze negative per quanto riguarda l’esportazione di merci verso la Russia e l’Ucraina. E a soffrire di più sarà la provincia di Vibo Valentia. A lanciare l’allarme è il  Centro Studi delle Camere di commercio “Guglielmo Tagliacarne“, tramite uno studio pubblicato oggi su Il Sole 24 ore. [Continua in basso]

Da quanto si legge, il peso dell’export nazionale verso Russia e Ucraina è pari all’1,9%, mentre il valore del solo Mezzogiorno si attesta all’1% delle esportazioni meridionali, dunque inferiore al dato italiano. La Calabria però supera tutti e due i dati con 2,5% delle esportazioni di merci verso i paesi in guerra. Dalla regione vengono esportate principalmente «macchine di impiego generale», come quelle destinate al sollevamento e alla movimentazione delle merci – spiega l’articolo de Il Sole 24 ore –, mercato che rappresenta nello specifico quasi la metà (49,6%) dell’export calabrese nel totale.

E la provincia di Vibo Valentia è quella che potrebbe subire di più le conseguenze del conflitto bellico perché – sempre secondo lo studio del Tagliacarne – è il territorio che, con il 95,3%, rappresenta quasi la totalità dei prodotti esportati in Russia e Ucraina.

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