lunedì,Settembre 30 2024

Certosa di Serra San Bruno, presto la realizzazione di un sentiero meditativo

È tra gli obiettivi della convenzione firmata nelle scorse ore tra il parco delle Serre e lo storico monastero

Certosa di Serra San Bruno, presto la realizzazione di un sentiero meditativo
Il commissario Grillo con il priore don Ignazio Iannizzotto

Il commissario straordinario del Parco delle Serre si è recato in visita istituzionale presso la Certosa di Serra. Il commissario Grillo è stato ricevuto dal priore Don Ignazio Iannizzotto. Il cordiale colloquio ha affrontato una serie di argomenti e problematiche comuni. Il Parco ha confermato il suo impegno per la valorizzazione dell’importante struttura religiosa che rappresenta uno dei luoghi identitari dell’area protetta. Nel corso dell’incontro è stata firmata una convenzione che prevede l’impegno costante dell’Ente Parco nella manutenzione e valorizzazione delle aree verdi ad uso pubblico di proprietà della Certosa. [Continua in basso]

“Varcare la soglia dell’eremo della Certosa di San Bruno – ha dichiarato il commissario Grillo – è sempre motivo di grande emozione, è come spingersi in un mondo parallelo, antico, dal fascino misterioso che ti avvolge e ti culla fin dai primi passi, attraverso il silenzio della solitudine riesci perfino a sentire il crepitio delle tue orme sul selciato della strada che porta al sacrato della chiesa. Ringrazio il priore Don Ignazio Iannizzotto uomo di grande spiritualità e cultura, per l’accoglienza calorosa, e per l’appassionato racconto attraverso cui ho potuto apprendere riti, storia e comportamenti di questa meravigliosa comunità Monastica.

La Certosa di Serra rappresenta un unicum, il suo presidio all’interno del parco arricchisce la potenza seduttiva di questi luoghi, e attrae molti visitatori che possono godere delle bellezze artistiche e dei suoi tesori esposti nel museo della Certosa. Per tale motivo abbiamo accolto l’invito del priore a sottoscrivere una convenzione attraverso cui l’ente Parco si preoccuperà di manutenere, tutelare e rendere fruibili gli spazi esterni del complesso monastico, realizzando, lungo le mura di cinta, un percorso/sentiero meditativo per pellegrini e turisti”.

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