Blitz della polizia a Gerocarne: due arresti nella famiglia Idà
Armi, munizioni e droga nel corso di una perquisizione, ma anche l’accusa di riciclaggio per il ritrovamento di 200mila euro in contanti. Ecco tutte le accuse
Porta a due arresti il blitz della polizia effettuato ieri sera fra Gerocarne e Sorianello. Nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, i poliziotti della Squadra Mobile di Vibo Valentia hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari. In stato di fermo si trovano Michele Idà, di Gerocarne, e la cugina Arianna Idà, di 23 anni, anche lei di Gerocarne. Per il primo l’accusa è quella di detenzione illegale di armi e munizioni e detenzione illecita di sostanza stupefacente. Armi, droga e munizioni sono saltati fuori all’esito di una perquisizione domiciliare eseguita dai poliziotti. Michele Idà è stato quindi portato in carcere.
Per Arianna Idà, invece, l’accusa è quella di riciclaggio della somma di 200mila euro. Nel corso della perquisizione avrebbe cercato di spostare – e quindi occultare, secondo la ricostruzione della polizia – la rilevante somma in contanti pari a circa 200mila euro ritrovata dai poliziotti. Dopo un’istanza difensiva degli avvocati Giuseppe Di Renzo e Vincenzo Galeota, la misura nei confronti della ragazza è stata al momento gradata nella detenzione domiciliare.
L’udienza di convalida dinanzi al gip del Tribunale di Vibo per i due cugini Idà è prevista per martedì prossimo. Il pm titolare del caso è il sostituto procuratore di Vibo Eugenia Belmonte. Le indagini potrebbero portare in tempi brevi a ulteriori sviluppi e l’attività investigativa non è ancora conclusa. [Continua in basso]
Arianna Idà è figlia di Franco Idà, 56 anni, detto Nuccio, di Ariola di Gerocarne, cognato del boss Bruno Emanuele. Franco Idà ha già scontato una condanna definitiva per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti rimediata al termine dell’operazione “Luce nei boschi” e si trova attualmente libero.
Franco Idà – al pari dell’altro cognato Gaetano Emanuele (fratello di Bruno) – è stato invece assolto dal duplice omicidio dei fratelli Giuseppe e Vincenzo Loielo. Fatto di sangue (per il quale sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo Bruno Emanuele e Vincenzo Bartone) avvenuto nell’aprile del 2002 mentre le vittime si trovavano in auto nei pressi dell’acquedotto di Gerocarne.
Il Michele Idà arrestato per armi e droga è cugino dell’omonimo Michele Idà, figlio di Franco Idà e fratello di Arianna Idà, portatore di una delle statue a Soriano Calabro durante le recenti processioni sulle quali gli investigatori hanno acceso i “riflettori”.
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