Comunali a Pizzo: il M5S si schiera accanto a De Pasquale
Il candidato a sindaco del fronte progressista incassa anche il sostegno dei Cinque Stelle. Il paese si appresta a chiudere la fase di commissariamento per infiltrazioni mafiose, unico ente locale interessato da tale decisione dopo Rinascita Scott
Il Movimento Cinque Stelle scende in campo a Pizzo a sostegno del candidato a sindaco – di area progressista – Emilio De Pasquale. La decisione arriva all’unanimità degli attivisti che intendono così continuare a portare avanti le battaglie del Movimento come sinora fatto dalla consigliera comunale uscente, Carmen Manduca. A candidarsi alla carica di consigliere comunale nella lista guidata da De Pasquale ci sarà Valeria Cortese, avvocato civilista e consigliere per le pari opportunità del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Vibo. Al momento Emilio De Pasquale è sostenuto alla carica di sindaco dal Partito democratica, da Dema, Sinistra italiana ed altri movimenti civici. [Continua in basso]
Ricordiamo che il Comune di Pizzo ritorna al voto ponendo così fine al commissariamento degli organi elettivi dell’ente a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose nel febbraio 2020. Si tratta del solo ed unico scioglimento per infiltrazioni mafiose proposto dalla Prefettura di Vibo Valentia al Ministero dell’Interno dopo la mega operazione antimafia Rinascita Scott del dicembre 2019. Nel caso di Pizzo non è stato neanche necessario l’invio di una Commissione di accesso agli atti da parte della Prefettura di Vibo, avendo il Consiglio dei ministri deciso lo scioglimento degli organi elettivi dell’ente a seguito del coinvolgimento nell’operazione dell’allora sindaco Gianluca Callipo (lo scioglimento è stato confermato di recente anche dal Tar del Lazio). In nessuno degli altri Comuni ai quali l’operazione Rinascita Scott ha inteso dedicare interi capitoli quanto a condizionamenti mafiosi (Vibo Valentia, Zungri, Ionadi, Filandari, Sant’Onofrio, Filogaso) su alcuni politici, la Prefettura di Vibo ha inteso sinora inviare commissioni di accesso agli atti, così come in altri centri del Vibonese – dal mare alla montagna – di cui anche la nostra testata ha documentato rapporti compromettenti. In alcuni di tali Comuni si è anzi andati al voto nei mesi scorsi come nulla fosse – vedi Sant’Onofrio – ed in altri (come Ionadi e Filogaso) ci si appresta ad andare il 12 giugno prossimo.
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