Pizzo, il Comune punta ad aprire una sede dell’Avis nell’ospedale
La commissione straordinaria sollecita l'Asp ed il prefetto alla definitiva risoluzione del problema della sede per l'associazione
Si cerca di porre rimedio alla mancanza di una sede per l’Avis di Pizzo. Proprio a tale fine, la commissione straordinaria, che regge le sorti del Comune, ha ripetutamente portato all’attenzione dell’Asp di Vibo la problematica. «La mancanza di una sede come punto di riferimento ove detta associazione possa svolgere le proprie attività e accogliere i cittadini che vogliono donare o per altre attività solidaristiche e di assistenza – scrivono i commissari all’Asp ed al prefetto di Vibo – ne penalizza fortemente e profondamente l’operatività e la funzionalità, nonostante l’impegno profuso dai componenti dell‘associazione».
A Pizzo, l’Avis si occupa della raccolta di sangue utilizzando i locali al piano terra della sede del Comune, quelli dove in genere si dovrebbero svolgere le sedute del Consiglio comunale che – come evidenziato dal commissario Antonio Reppucci – dopo il 12 giugno, a seguito delle previste elezioni, ritorneranno ad essere utilizzati per le attività comunali.
La commissione straordinaria ha quindi invitato l’Asp di Vibo a concedere all’Avis alcuni locali dell’ospedale di Pizzo affinchè si abbia finalmente una sede appropriata ed accogliente, in cui svolgere nelle migliori condizioni ambientali, servizi indubbiamente preziosi come la raccolta del sangue, che può aiutare ad evitare la perdita di vite umane.