lunedì,Novembre 25 2024

Intimidazione al Popilia Resort, Callipo: «Non mi farò intimorire anche a costo della vita» – VIDEO

Il presidente di Confindustria Vibo e noto imprenditore commenta a ilvibonese.it l’intimidazione di cui è stata oggetto la grande struttura ricettiva di proprietà del suo gruppo.

Intimidazione al Popilia Resort, Callipo: «Non mi farò intimorire anche a costo della vita» – VIDEO

Grave intimidazione la notte scorsa ai danni della struttura alberghiera Popilia Country Resort di Maierato, di proprietà del noto gruppo imprenditoriale Callipo, operante nel settore alimentare e del turismo. Il cancello del grande resort sito nel cuore della campagna vibonese è stato infatti bersagliato da ignoti con almeno 11 colpi di pistola che si sono conficcati nel citofono e nella guardiola posta a lato dell’ingresso.

Una chiara intimidazione sulla quale indagano ora i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia e quelli della Stazione di Maierato, giunti sul posto nell’immediatezza della segnalazione dell’episodio scoperto questa mattina dai custodi del resort.

Il proprietario, Pippo Callipo, attuale presidente di Confindustria Vibo Valentia, è stato ricevuto questa mattina in Prefettura e ascoltato dal prefetto Carmelo Casabona che gli ha manifestato solidarietà e vicinanza.

E appena uscito dalla Prefettura, Callipo ha ricostruito per ilvibonese.it la triste vicenda. «Sono stato avvisato questa mattina dalla reception che non funzionava il citofono e una volta sul posto abbiamo trovato due fori di proiettile sullo stesso citofono e altri colpi sulla palazzina uffici a fianco del cancello d’ingresso. In tutto per terra abbiamo rinvenuto almeno undici bossoli».

Non si spiega il perché lo stesso Callipo, ma un’ipotesi di massima la avanza comunque. «Qualche personaggio, qualche vigliacco che non ha il coraggio di venire a parlare e chiedere di persona cosa vuole. Eventualmente saprei anche rispondergli vis a vis ma è gente vigliacca che opera così e crede di poter intimorire. Ma io, anche a costo di restare morto davanti al cancello, non mi farò intimorire. Hanno solo perso tempo e soldi.

Nessuna remora quindi da parte del noto imprenditore: «è chiaro che sono un po’ scoraggiato. Io lavoro in modo trasparente, retribuisco a norma di legge tutto il personale, ottempero a tutti i doveri, pago le tasse e i fornitori e tutto questo forse dà fastidio perché è un esempio negativo per certa gente».

In mattinata, come detto, Callipo ha incontrato il prefetto Casabona: «mi ha espresso solidarietà, incoraggiandomi, dicendo che ci staranno vicini. Il prefetto rappresenta lo Stato e questa vicinanza rappresenta per me una grossa iniezione di fiducia. Io continuerò a lavorare, continuerò a stare al Popilia e a fare quello che ho sempre fatto. Non è questo che mi scoraggia, anzi ripeto adesso più che mai “Io resto in Calabria”».

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