mercoledì,Dicembre 18 2024

Limbadi ricorda Michele Porcelli, scomparso tragicamente un anno fa – Video

Il nostro amico e collega è deceduto mentre si trovava a Buonvicino, nel Cosentino, per delle riprese televisive. Familiari, amici, concittadini e colleghi l'hanno ricordato nel suo paese natio scoprendo una targa in sua memoria davanti all'abitazione dove viveva con i suoi amati genitori

Limbadi ricorda Michele Porcelli, scomparso tragicamente un anno fa – Video
La targa dedicata a Michele Porcelli e alla sua famiglia

“Questa è la casa in cui vissero i coniugi Giuseppe Porcelli e Anna Sergi, assieme al loro figlio Michele, vittima della sua tenacia sul lavoro l’8 aprile 2021″. A un anno esatto dalla tragica scomparsa dell’operatore di ripresa del network LaC, familiari, amici, colleghi, paesani e concittadini si sono ritrovati a Limbadi per onorare la sua memoria. «Michele era il migliore della famiglia – ha detto la cugina Anna Sergi – perchè era una persona genuina, trasparente, non si poteva non volergli bene. Vedere la gente qui è veramente commovente e so che tutti i pezzi della famiglia in giro per il mondo vorrebbero essere qui e sono qui con noi. Michele vivrà con noi perchè è impossibile dimenticarlo». [Continua in basso]

Una cerimonia sobria ma sentita per rendere omaggio ad un uomo semplice, dedito al lavoro e alla famiglia, ben voluto da un’intera comunità come ha avuto modo di ribadire il sindaco Pantaleone Mercuri dopo la scopertura e la benedizione della targa da parte di don Cosma Raso. «Era un bravo ragazzo, disponibile, allegro e cordiale che ha dato il suo contributo alla vita sociale del mio paese. I suoi servizi rimarranno nella storia. Io ho vissuto la sua sincera amicizia. Ne abbiamo tanti di esempi positivi a Limbadi. Le persone che sono venute ad onorare Michele questa mattina sono tutte persone perbene, gente che ha lavorato, che dà lustro al nostro paese. Ecco, anche Michele ha dato lustro a Limbadi».

Emozionanti poi gli interventi delle colleghe, Rossella Galati e Cristina Iannuzzi, che con la voce rotta dalla commozione hanno tracciato il profilo umano e professionale di Michele e ricostruito i suoi ultimi tragici momenti di vita quando a Buonvicino, nel corso di alcune riprese televisive, Michele scivolava in un dirupo nel tentativo di recuperare il suo drone: «In questo anno non lo abbiamo mai dimenticato. Michele non era solo un collega: era qualcosa di più, un amico, un fratello e continua a vivere nel nostro lavoro, nella nostra quotidianità. Sarà per sempre uno di noi».  

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