giovedì,Novembre 28 2024

Alternanza scuola-lavoro: Il Csv orienta gli studenti

Il Centro servizi per il volontariato di Vibo si fa interprete delle direttive della legge 107/2015 promuovendo attività formative ed esperienze dirette agli studenti superiori.

Alternanza scuola-lavoro: Il Csv orienta gli studenti

«Dalla progettazione di eventi all’esperienza diretta nelle associazioni: a Vibo Valentia il volontariato arricchisce il curriculum e diventa un’esperienza utile per il mondo del lavoro. Motivare i ragazzi e orientarli verso il mondo del lavoro: è questo l’obiettivo della legge 107/2015, una misura volta a promuovere, negli istituti superiori, attività formative ed esperienziali che agevolino il passaggio dallo studio alla professione».

È quanto rende noto il Csv di Vibo Valentia presentando quella che viene definita «un’occasione importante per arricchire il curriculum di esperienze e competenze spendibili nel mondo del lavoro».

Il Csv vibonese spiega infatti di aver «avviato, già da quest’anno scolastico, progetti di alternanza scuola-lavoro impegnando circa 60 studenti di diversi istituti superiori e diverse realtà di volontariato del Vibonese. Le proposte si articolano in tre fasi: una prima fase formativa, di approfondimento sul volontariato; una seconda fase di tipo esperienziale, che permetterà agli studenti di svolgere stage all’interno di associazioni e enti del terzo settore per sperimentare e sviluppare una serie di competenze trasversali; una terza fase di rielaborazione del percorso fatto e di valutazione di sviluppi futuri».

In questo quadro, il Csv di Vibo «continuerà a garantire alle associazioni consulenza e supporto per strutturare attività, percorsi e proposte efficaci in ambito scolastico e agli istituti scolastici il Passaporto del Volontariato come strumento per la certificazione delle competenze in ambito non formale e informale. Allo stesso tempo il Csv, in qualità di “osservatorio privilegiato” guarda al futuro, alle possibili collaborazioni e alle nuove sinergie tra gli enti del Terzo settore sia nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro sia per quanto riguarda la “scuola aperta” in un’ottica di flessibilità, condivisione, collaborazione e di maggiore protagonismo e responsabilità dei giovani».

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