Nomina del procuratore nazionale antimafia, si stringono i tempi per i sette candidati
La Commissione incarichi direttivi del Csm ha concluso le audizioni. Fra gli aspiranti anche Nicola Gratteri, ma prima bisognerà decidere la nuova guida della Procura di Milano
Il Csm accelera sulla scelta del nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. La Commissione direttivi ha concluso in anticipo le audizioni dei sette candidati convocate originariamente per il 12 aprile. Si stringono i tempi, quindi, per ricoprire il posto lasciato libero dal procuratore Federico Cafiero De Raho, andato in pensione. Non è escluso che in settimana, se non addirittura oggi, la Commissione formuli la sua proposta.
La partita si dovrebbe giocare soprattutto tra i procuratori di Napoli, Giovanni Melillo, e di Catanzaro, Nicola Gratteri, oltre all’attuale aggiunto della Procura nazionale antimafia Giovani Russo, che sono stati ascoltati dalla Commissione assieme al procuratore di Firenze Marcello Viola, e ai procuratori di Catania, Carmelo Zuccaro, e Lecce, Leone De Castris.
I tempi dipenderanno da un’altra nomina, quella del nuovo procuratore di Milano. Se slittasse, farebbe rinviare alla prossima settimana la proposta della Commissione per il capo della Direzione nazionale antimafia.
Per la Procura di Milano, la Commissione ha indicato una rosa di tre nomi: il procuratore generale di Firenze Marcello Viola, il procuratore di Bologna Giuseppe Amato e l’aggiunto della Procura di Milano Maurizio Romanelli. Da indiscrezioni, Viola sarebbe in vantaggio sugli altri candidati ma è possibile che vada al ballottaggio con Romanelli.
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