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Sparatoria a Briatico: condanna definitiva per un giovane del luogo

Il ferimento a colpi di pistola a seguito di un debito di droga non saldato dell’importo di 300 euro. La Cassazione respinge il ricorso

Sparatoria a Briatico: condanna definitiva per un giovane del luogo
Riccardo Melluso

Tre anni e 9 mesi di reclusione. Questa la pena definitiva nei confronti di Riccardo Melluso, 31 anni, di Briatico, ritenuto responsabile in via definitiva dei reati di lesioni aggravate e tentata estorsione. La seconda sezione penale della Cassazione ha infatti rigettato l’appello proposto da Riccardo Melluso, la cui condanna era stata inflitta in secondo grado il 21 luglio 2020. La Corte d’Appello di Catanzaro, conformemente al giudice di primo grado (il Tribunale di Vibo), ha ritenuto sussistenti i presupposti per il recupero delle dichiarazioni predibattimentali della persona offesa «atteso che, oltre agli elementi intrinseci al fatto, “dipendenti dall’estrema offensività della condotta, altamente intimidatoria”, vi erano elementi esterni che consentivano di ritenere che la persona offesa aveva subito una forma di coazione al fine di indurla a ritrattare platealmente e illogicamente in dibattimento le dichiarazioni precedentemente rese in sede di indagini. Tali elementi sono stati individuati nell’allontanamento del teste da Briatico, che ha fatto seguito alle reiterate esternazioni di timore manifestate dai suoi prossimi congiunti ai carabinieri per un prolungato arco temporale, e nell’annotazione di servizio, in cui il tenente Domizi ha scritto di avere rilevato che la persona offesa, l’imputato e i suoi familiari erano stati visti a fine udienza confabulare tra loro».

La Corte d’Appello ha aggiunto che le dichiarazioni, rese dalla persona offesa nella fase delle indagini, risultavano “le uniche attendibili sia per coerenza e logicità intrinseca sia per la piena coerenza con il complessivo quadro probatorio mentre la versione dei fatti, fornita in dibattimento dal Santaguida, risultava intrinsecamente illogica e del tutto sganciata dalle emergenze processuali”.

I fatti al centro del processo risalgono al gennaio 2018 quando in concorso con Graziano Spasaro, 44 anni, pure lui di Briatico, Riccardo Melluso avrebbe esploso dei colpi di pistola contro Luca Santaguida, 33 anni, di Briatico, poi ricoverato in ospedale a Vibo. Secondo il racconto della parte offesa, la lite sarebbe scaturita e degenerata in seguito alla richiesta avanzata da Melluso e Spasaro per un pregresso debito legato ad una precedente cessione di marijuana per l’importo di 300 euro. Santaguida è stato raggiunto da quattro colpi di arma da fuoco di cui uno alla testa. Dalla ricostruzione investigativa compiuta dagli inquirenti è emerso che ad esplodere materialmente i colpi sarebbe stato Spasaro e quest’ultimo, agendo alla presenza e per conto di Melluso, ha ferito gravemente il giovane di Briatico. Graziano Spasaro aveva scelto il rito abbreviato e per lui la sentenza di condanna definitiva era arrivata il 9 luglio dello scorso anno.

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