domenica,Dicembre 22 2024

Vibo, il professore Raffaele Cuppari legge l’ultimo addio a don Angelo Sabatino

Il commovente discorso letto durante la celebrazione funebre per il primo parroco della Sacra Famiglia

Vibo, il professore Raffaele Cuppari legge l’ultimo addio a don Angelo Sabatino
Don Angelo Sabatino

Si sono svolti ieri i funerali di don Angelo Sabatino, il primo parroco della Sacra Famiglia. Come più volte ribadito, è a lui che si deve la realizzazione della chiesa e della casa canonica in cui sono ospitati anche il centro multimediale della diocesi e la scuola di scienze religiose del rione Affaccio. Tutta la comunità vibonese piange la sua perdita. In particolare, il professore Raffaele Cuppari, durante la cerimonia funebre, ha dato il suo ultimo addio al parroco vibonese.

Di seguito il suo discorso: «Eccellenza Rev.ma Rev.mo Padre, in quest’ora mesta, mi faccio portavoce di quelli che sono i sentimenti della Comunità parrocchiale tutta, essendone io stesso figlio. Siamo riuniti per dare l’ultimo saluto a don Angelo Sabatino, nostro Parroco emerito, guida spirituale di questa comunità, per ben 41 anni di presenza assidua ed instancabile. Gli anni di vita sacerdotale che hanno preceduto il suo arrivo nella nostra comunità, lo hanno visto segretario del vescovo dell’epoca, mons. Vincenzo De Chiara, e prefetto in seminario, esperienze che lui amava ricordare con gioia. Il nostro quartiere, in quegli anni, presentava una realtà alquanto difficile e nonostante i tentativi di mons. De Chiara di garantire una presenza pastorale in loco, più di un sacerdote aveva declinato l’incarico. Don Sabatino, animato da carità pastorale e dotato di un carattere fermo e deciso, si affidava con speranza al Signore accettando la nomina a parroco, pur consapevole che, ad accoglierlo, non avrebbe trovato neanche una chiesa, intesa come struttura muraria. Prima di questa, che lei eccellenza può vedere, don Angelo ha infatti costruito una chiesa fatta di “pietre vive”. Non sono certamente mancati momenti di difficoltà, alternati e compensati da altrettanti momenti di gioia, ma – e non sono parole di circostanza – qui tutto parla dell’impegno pastorale del parroco emerito. L’esperienza più gratificante però, riteniamo sia stata l’organizzazione del servizio ai diversamente abili, un impegno durato quasi 25 anni, partendo dai famosi campi-scuola a Sant’Irene. Di quel periodo, pur faticoso, sono ancora vivi nelle nostre menti tanti episodi di fraterna letizia che ci sono stati tramandati dai soggetti direttamente coinvolti nell’esperienza. Una comunità viva dunque, con un parroco sempre pronto a costruire in tutti i sensi. Oggi noi vogliamo ringraziare il Signore per il dono di don Angelo, ma vogliamo dire grazie anche a lui per l’opera prestata: le orme del suo passaggio sono ancora visibili nella nostra parrocchia. Grazie.

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