Omicron 2, in Calabria la nuova variante frantuma tutti i record di contagio
Da asili e scuole il virus dilaga poi nelle famiglie. Nella settimana appena trascorsa sono stati più di 21mila i nuovi positivi in Calabria, 5mila in più rispetto alla precedente: il numero più alto mai registrato
di Francesco Rende
A soli dieci giorni dalla fine dello stato di emergenza, con un alto tasso di vaccinazione nella popolazione e una curva che continuava ad abbassarsi, nessuno probabilmente si sarebbe aspettato una nuova frustata così forte del Covid-19 in Calabria. Eppure, i dati di questa settimana lasciano a bocca aperta: negli ultimi sette giorni si sono contagiati in Calabria 21 mila persone, più dell’1% dell’intera popolazione regionale. A questi se ne aggiungono tantissimi fuori dai radar dei bollettini, a causa degli ormai noti tamponi di auto testing ormai sempre più diffusi. Un numero altissimo, che probabilmente nessuno si aspettava, anche se c’erano state diverse avvisaglie. [Continua in basso]
Il record di contagi nell’ultima settimana
Sin dalle ultime settimane di febbraio, infatti, si era notata un’anomalia rispetto al resto delle regioni italiane: mentre tutte le altre regioni registravano cali importanti, crolli netti nel resoconto dei contagi giornalieri e settimanali, nella nostra regione tutto restava immutato. Certo, non c’era la pressione importante di queste ultime due settimane, ma il numero dei casi rimaneva più o meno sempre invariato: poche centinaia di casi di differenza tra i periodi ma mai nessun crollo. Le altre regioni continuavano a registrare dati da zona bianca, la Calabria non scendeva mai sotto i dieci mila casi settimanali: motivo per il quale gli ospedali, nei posti di ricovero di area non critica, non si sono mai svuotati, mantenendo percentuali di riempimento sempre a doppia cifra.
Il mese di febbraio ha registrato una sorta di plateau, fino alla nuova impetuosa risalita di marzo: 12 mila casi dal 28 febbraio al 6 marzo, addirittura 16 mila casi dal 7 al 13 marzo, fino ad arrivare ai 21 mila casi di questa settimana. Il picco si è registrato martedì, con il bollettino record da 4547 contagi, il numero più alto registrato finora. [Continua in basso]
A farne le spese i più piccoli: tornano i contagi nelle scuole
Questa ondata, che non ha precedenti in Calabria, secondo i monitoraggi è causata dalla variante Omicron 2, che a livello nazionale registra i suoi dati più importanti proprio in Calabria ed in Umbria. A questo si aggiunge l’elevatissimo numero di casi nella fascia tra i 12 e i 19 anni, oltre che nella fascia tra i 5 e i 12 anni: nelle scuole sono ormai tantissimi i casi, che si riversano poi nelle famiglie e viceversa per un susseguirsi di contagi.
Sono tantissimi, inoltre, i fenomeni di ricontagio anche a distanza di poco tempo: se si era calcolata finora una finestra di sicurezza di almeno tre-quattro mesi, nelle ultime settimane questa distanza pare essersi ridotta ulteriormente. Sintomi certamente più lievi, soprattutto perché attenuati dalla forte azione dei vaccini, ma una contagiosità estremamente più alta ed una risposta anticorpale che dura meno del tempo. E le prime stime per la prossima settimana non lasciano presagire nulla di buono: la curva di crescita è in piena progressione, quindi si potrebbe addirittura arrivare a 25 mila casi o ancora più in alto con percentuali di crescita di questo tipo. In tutto questo, dal 31 marzo inizieranno ad affievolirsi le limitazioni: a meno che i dati, i contagi ed i numeri, che si tramutano spesso in difficoltà ospedaliere, non suggeriscano almeno in Calabria maggiore cautela.