Capistrano, il Comune punta a realizzare due nuovi pozzi ed a lasciare la Sorical
Il sindaco Marco Martino: «Come giunta comunale abbiamo dato immediato atto di indirizzo all’ufficio tecnico che ha proceduto ad effettuare le indagini preliminari»
«Se c’è una cosa che non ho mai digerito, dall’inizio della mia legislatura, è pagare acqua a chi riceve acqua da noi. Sembrerebbe un paradosso, un aneddoto, eppure è così. Non ho mai compreso infatti come abbiamo fatto per tutti questi anni a dare 35mila euro annui a Sorical e rifornire ben 18 Comuni oltre la comunità capistranese, con la nostra capacità idrica. Capistrano infatti è ricchissima d’acqua e nonostante offra nel suo territorio il passaggio delle condutture che riforniscono diversi Comuni del Vibonese, non ha mai ricevuto alcuna utilità o beneficio».
Lo afferma il sindaco di Capistrano Marco Martino, il quale spiega che «il collettamento delle sorgenti all’interno dei nostri territori, non ha mai permesso, e dico mai, nemmeno la realizzazione dell’opera più misera a beneficio dell’ente. Ci eravamo, come amministrazione, già occupati in passato della questione Sorical, tanto da indurci ad un contenzioso legale che sta naturalmente andando avanti. Non ho intenzione di piegarmi alle burocrazie di turno ed alle usurpazioni gratuite quando è il territorio a pagarne le spese. Pertanto sono convinto che Sorical dovrà risarcirci di quanto la comunità ha offerto nel corso degli anni alla società stessa. Ma – aggiunge il sindaco – non vi è dubbio che sulla base del contenzioso, non è possibile dedurre progetti lungimiranti se è vero che, pur vincendo la causa in corso, non saremo mai autonomi». [Continua in basso]
Pertanto, Marco Martino ha firmato in questi ultimi giorni il modulo di richiesta per l’autorizzazione di creazione di due nuovi pozzi idrici comunali. «Due pozzi – spiega il primo cittadino – che permetteranno il distacco dalla società Sorical ed abbatteranno notevolmente i costi sulle bollette dei nostri concittadini. Come giunta comunale abbiamo dato immediato atto di indirizzo all’ufficio tecnico che ha proceduto ad effettuare le indagini preliminari. I pozzi sorgeranno lungo Piano di Rollo, zona ricchissima di acqua nel sottosuolo e verranno utilizzati in due modalità differenti con una taratura di 3,5 litri/ secondo ciascuno. Il primo pozzo – viene precisato – sarà attivo tutto l’anno e servirà a soddisfare il fabbisogno giornaliero per nove mesi circa, il secondo assieme al primo, sarà invece attivato nei restanti tre mesi, quelli di maggiore siccità, permettendo così di rifornire costantemente il flusso d’acqua richiesto dalla cittadinanza. Ho detto infine ai tecnici che entro maggio voglio vedere acqua schizzare dai pozzi, per festeggiare quella gioia infinita di essere una comunità staccata da ogni speculazione societaria, una comunità – chiude il sindaco – che sia autonoma ed autosufficiente e che finalmente inizia a sfruttare e usufruire del suo potenziale».