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Covid: la Calabria passa in zona bianca, ma i contagi restano i più alti di sempre

Ecco tutto ciò che viene consentito e le varie tappe temporali da aprile a dicembre

Covid: la Calabria passa in zona bianca, ma i contagi restano i più alti di sempre

La Calabria passa in zona bianca. Alla luce dei dati della Cabina di regia sul Covid-19 anche Lazio e Marche passano nell’area con minori restrizioni. Lo rende noto il ministero della Salute. Solo la Sardegna resta in fascia gialla. Nonostante la Calabria registra al momento la più alta diffusione di contagi di sempre, dall’inizio della pandemia, si passa dalla zona gialla a quella bianca. Vi è da dire, in ogni caso, che nella nostra regione le terapie intensive sono vuote e pochi i ricoveri in ospedale. La stragrande maggioranza dei contagiati si trova in isolamento domiciliare. Inoltre, mancano solo 12 giorni al termine dello Stato d’Emergenza, a seguito del quale è previsto l’addio del codice colore in tutti i territori regionali.
Sul portale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), che pubblica giornalmente i numeri relativi all’evolversi della pandemia, il dato calabrese dell’incidenza (aggiornato al 18 marzo) si attesta 886,3 casi ogni 100milla abitanti. L’occupazione dei reparti in area medica (ancora sopra soglia critica) è pari al 32%, quella delle terapie intensive invece regge al 7%.   [Continua in basso]

Dal giallo al bianco cosa cambia

In generale, in zona bianca (ma anche in zona gialla) c’è libertà di spostamento e se provvisti di Green pass rafforzato (quello che si ottiene previa vaccinazione o dopo la guarigione) si può entrare all’incirca dappertutto. Fanno eccezione le Rsa, a cui si può accedere o con terza dose o con due dosi più un tampone negativo. Come noto anche la mascherina all’aperto non è più obbligatoria, mentre al chiuso bisogna tenerla.
Molte novità arriveranno a partire dal 1° aprile, fra le quali la possibilità di consumare in ristoranti e bar all’aperto senza Green pass, ma anche di accedere a eventi culturali e sportivi, di entrare negli alberghi, in piscine e palestre all’aperto e di salire su mezzi pubblici di lunga percorrenza, sempre senza dover esibire il documento verde rafforzato.

Termina l’obbligo di Super Green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50 (la sospensione di coloro che ne saranno sprovvisti non avverrà più, ma resta la multa): a chi ha superato questa soglia d’età sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il pass base. Stop al certificato verde sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Non sarà più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio.

Dal primo aprile decade ovunque il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi – dove per accedervi sarà richiesto il lasciapassare base – sarà possibile occupare il 100% dei posti. Stop anche alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid, anche per i non vaccinati: dovrà restare in autoisolamento solo chi ha contratto il virus mentre chiunque abbia avuto un contatto dovrà applicare il regime dell’ autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2. Non ci sarà più quindi distinzione tra vaccinati e non vaccinati come ora.

1 MAGGIO – Termina l’obbligo del Green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per la ristorazione al chiuso (per i turisti stranieri cade già dal primo aprile), centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Sempre dal primo maggio via l’obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso, anche a scuola.

15 GIUGNO – Decadono tutti gli obblighi vaccinali come per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Resterà in vigore oltre questa data soltanto l’obbligo del vaccino per il personale sanitario e Rsa.

30 GIUGNO – Terminano le modalità di smart working nell’ambito privato così come sono al momento concepite. In particolare, fino alla fine del mese ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto ‘lavoro agile’ nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore. Viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.

31 DICEMBRE – L’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa. Le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass fino al 31 dicembre.

SCUOLA – Dal primo aprile decade la quarantena da contatto (l’obbligo di isolamento resta solo per i contagiati) e pertanto a scuola la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l’infezione. In tutte le scuole (compresi nidi e infanzia) anche con almeno quattro casi di positività tra gli alunni di una classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine (alle materne solo i prof). Riparte la possibilità di svolgere gite e manifestazioni sportive.

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