giovedì,Dicembre 5 2024

Mileto, attacco al sindaco per l’adeguamento delle indennità di funzione

Ad intervenire polemicamente sul tema è Cristian Vardaro, candidato a consigliere nella lista guidata nell’ultima tornata elettorale da Vincenzo Scopelliti

Mileto, attacco al sindaco per l’adeguamento delle indennità di funzione
Il Comune di Mileto
Cristian Vardaro

Ormai Cristian Vardaro, candidato non eletto a consigliere nella lista capitanata da Vincenzo Scopelliti, si è calato completamente nella parte di esponente d’opposizione dell’Amministrazione comunale di Mileto, guidata dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano. In ultimo, interviene sull’adeguamento delle indennità di funzione, che di recente ha riguardato anche i componenti dell’assise consiliare di Palazzo dei normanni. Nell’occasione, dopo aver rimproverato al sindaco di avere «probabilmente la memoria corta o forse preferisce non ricordare», riporta le testuali parole espresse il 29 giugno del 2018 sull’argomento dallo stesso Giordano, quando era capogruppo d’opposizione dell’Amministrazione Mazzeo: «”Per quanto ci riguarda non è una delibera che secondo noi fa onore a questo consiglio per due ordini di ragione: uno perché il Comune di Mileto è in predissesto, come ci dicono i commissari prefettizi, a meno che i commissari abbiano detto fesserie, ma non credo, e due perché in un momento in cui in Italia si parla di abolire i vitalizi o comunque di ridurli, di ridurre le pensioni quelle più alte, le pensioni d’oro ci ritroviamo qui con proposte di rideterminazione di compensi a sindaco (€ 2.509), vice sindaco (€ 1.255) e assessori (€ 1.129), che appaiono un paradosso, mentre una riduzione del 30% sarebbe stata accolta dalla minoranza con un voto favorevole; io continuo a dire le cose che abbiamo detto sempre, lei purtroppo in questa sede ci propone una cosa un po’ diversa”». [Continua in basso]

Il sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano

Riportate le parole del sindaco, Vardaro a questo punto ricorda che il 15 giugno del 2019, «a distanza di quasi un anno», nel consiglio comunale di insediamento dell’Amministrazione Giordano, «con i soli voti della maggioranza viene deliberato l’importo con una riduzione appena del 10% del sindaco (€ 2.509), vice sindaco (€ 1.255) e assessore (€ 1.129)». E, soprattutto, che mentre il il Capo dello Stato «ha chiesto in questi giorni di ridurre lo stipendio di altri 60 mila euro oltre ad aver già rinunciato ad altri benefici e indennità», con determina nr. 6 del 22 febbraio l’Amministrazione comunale «stabilisce di adeguare le indennità di funzioni del Sindaco (€ 3.181,39 per l’anno 2022, € 3.524,55 per l’anno 2023 ed € 4.002,00 per l’anno 2024), Vice Sindaco (€ 1.590,69 per l’anno 2022, € 1.762,28 per l’anno 2023 ed  € 2.001,00 per l’anno 2024) ed Assessori (€ 1.431,63 per l’anno 2022, € 1.586,05 per l’anno 2023 ed € 1.800,90 per l’anno 2024)  in base a quanto stabilito dalla legge non considerando più la situazione finanziaria del Comune che sicuramente non è migliorata. Sembra esserci molta incoerenza – sottolinea – tra quanto dichiarato in passato dall’attuale sindaco e quanto messo in atto dallo stesso in futuro; l’invito ad amministrare con più oculatezza e parsimonia è venuto in questi giorni anche da parte di una forza politica di questa città».

L’intervento di Vardaro si conclude invitando il sindaco a prendere spunto dall’Amministrazione di San Marco Argentano (CS), che «raccogliendo l’appello del governo sta cercando di contenere le spese energetiche soprattutto adesso che si va verso un aumento esponenziale delle bollette. La rinuncia all’aumento dell’indennità può essere un buon segnale in questo senso, oltre a diventare uno strumento di risparmio».

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