venerdì,Novembre 29 2024

Comune Vibo, la minoranza al sindaco: «Accogliere i profughi ucraini, trovare alloggi e alberghi»

I gruppi “Cambiamo-Coraggio Italia” e “Vibo da Vivere” chiedono all’amministrazione di attivarsi e reperire i fondi previsti dalla Regione Calabria per la rifunzionalizzazione delle abitazioni da destinare a coloro i quali stanno scappando dalla guerra

Comune Vibo, la minoranza al sindaco: «Accogliere i profughi ucraini, trovare alloggi e alberghi»
Il sindaco Maria LImardo

Formulare un atto di indirizzo politico affinché l’amministrazione comunale di Vibo Valentia aderisca nel più breve tempo possibile «al sistema di accoglienza straordinario attivato dalla Regione Calabria per i profughi ucraini e, quindi, accedere a fondi per la rifunzionalizzazione delle abitazioni da destinare all’accoglienza di coloro i quali stanno scappando dalla guerra». È quanto chiederanno di fare, al sindaco del capoluogo Maria Limardo e all’assessore competente, i consiglieri del gruppo di minoranza “Cambiamo-Coraggio Italia” Katia Franzé, Elisa Fatelli, Giuseppe Russo, Pietro Comito e Azzurra Arena, nonché Lorenza Scrugli, del gruppo “Vibo da Vivere”. In merito, questi ultimi hanno presentato un apposito ordine del giorno al presidente del civico consesso Rino Putrino al fine di poter discutere in aula dell’emergenza abitativa, ma non solo di questo, per i cittadini in fuga dall’Ucraina. [Continua in basso]

Si chiederà anche altro…

Profughi ucraini (foto ansa)

Sempre al primo cittadino e all’assessore al ramo, i consiglieri di opposizione sono pronti a chiedere un ulteriore atto di indirizzo politico affinché – si legge nell’ordine del giorno – «procedano ad accedere a quei fondi regionali che danno la possibilità alla Protezione civile e ai Comuni di fare fronte alle prime spese che dovranno sostenere le persone che scappano dalla guerra». Sarà sollecitato, inoltre, che si disponga «ad un censimento degli immobili comunali da destinare ad eventuali punti di accoglienza». Ma non basta: i consiglieri di opposizione chiederanno, infatti, un altro atto di indirizzo al sindaco e all’assessore competente, affinché, previo avviso pubblico, «si individuino alloggi privati, alberghi che potranno essere messi a disposizione dei profughi ucraini» e affinché «l’amministrazione comunale si attivi immediatamente in sinergia con le istituzioni territoriali e con il tessuto associativo del Terzo Settore, per garantire un percorso di accoglienza ai cittadini in fuga dall’Ucraina, per sostenere le iniziative di raccolta fondi e beni destinati a supportare la strategia territoriale di accoglienza. E, infine, per promuovere sul territorio servizi alla persona rivolti ai rifugiati ucraini come: servizio sanitario, legale, mediazione culturale e interpreti».

«Preoccupazione per il precipitare degli eventi»

Chiarito ciò, i consiglieri firmatari dell’ordine del giorno non mancano di dirsi preoccupati «per il precipitare degli eventi in Ucraina» e «si associano alla voce del Governo italiano che, insieme alla comunità internazionale, chiede che sia rispettata la sovranità e l’integrità territoriale del Paese, considerando tali violazioni inaccettabili. Troppe -viene ricordato – sono le immagini di violenza inaudita che si susseguono ormai da giorni, entrando prepotentemente nelle nostre case, troppo forti le immagini di donne e bambini che a piedi cercano di trovare un luogo sicuro, troppo forti le immagini di un Paese quasi raso al suolo». [Continua in basso]

Ferma e decisa condanna per l’invasione

Per tali ragioni, Katia Franzé, Elisa Fatelli, Giuseppe Russo, Pietro Comito, Azzurra Arena e Lorenza Scrugli esprimono, in conclusione, «la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina e per i bombardamenti delle città. Tali azioni drammatiche sono avvenute in spregio ad ogni regola del diritto internazionale per sottomettere uno Stato sovrano, rifiutando ogni tentativo d’intesa negoziale e minando la pace e la stabilità dell’Europa. Purtroppo, però, è necessario pensare che dallo scoppio del conflitto ucraino sono già arrivati oltre 10mila profughi in  Italia e che la Regione Calabria conta a livello nazionale la maggior presenza di Ucraini nel proprio territorio e, pertanto,  possiamo aspettarci un’ importante flusso di profughi ucraini anche nel nostro territorio».

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