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Vibo Marina, Nesci in visita al porto: «Infrastruttura importante per lo sviluppo della Calabria» – Video

La sottosegretaria per il Sud sullo scalo vibonese: «Occorre sbloccare i 18 milioni di finanziamento e avviare i lavori per la messa in sicurezza e l'ammodernamento». Auspicati anche interventi su retroporto e collegamenti

Vibo Marina, Nesci in visita al porto: «Infrastruttura importante per lo sviluppo della Calabria» – Video

«Le infrastrutture rivestono un ruolo strategico per la crescita del territorio e, in particolare, per il rilancio del sistema produttivo. Come Ministero del Sud stiamo lavorando per rafforzare la competitività del Mezzogiorno e in particolare della Calabria, al fine di attrarre nuovi investimenti a livello locale. Sotto questo profilo l’area del Porto di Vibo Marina è un asset estremamente importante, sia sul piano diportistico che su quello industriale, che deve diventare un hub dello sviluppo di tutta la regione». È quanto ha dichiarato il sottosegretario per il Sud Dalila Nesci a margine della visita al porto di Vibo Valentia Marina con il presidente dell’Autorità di sistema portuale Andrea Agostinelli, il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo, il presidente di Confindustria Vibo Rocco Colacchio insieme ai rappresentati del settore Turismo, Metalmeccanico e Piccola industria. [Continua in basso]

Un momento della visita nell’area portuale

Nesci ha ricordato che allo scalo vibonese è stato destinato un finanziamento da 18 milioni di euro tramite il Fondo Sviluppo e Coesione della Regione Calabria: «Risorse che occorre sbloccare per potenziare l’attività del porto. Nello specifico sono necessari lavori di messa in sicurezza e ripristino delle capacità operative delle banchine portuali Pola, Tripoli, Papandrea e Buccarelli al fine di mettere l’infrastruttura al servizio delle attività commerciali, oltre che diportistiche».
Ma non solo: «Occorre anche investire sull’area industriale, sia incrementando gli insediamenti produttivi che rafforzando i collegamenti con il porto». In particolare, Nesci ha spiegato che serve sfruttare quelle aree non ancora utilizzate quali ad esempio il retroporto: «Su questo aspetto un input potrà fornirlo Confindustria», ha detto. E sui collegamenti stradali e ferroviari: «Dovranno essere assolutamente migliorati altrimenti si corre il rischio di ammodernare una infrastruttura ma senza renderla accessibile».

«Come Ministero del Sud – ha aggiunto il sottosegretario – abbiamo fortemente voluto rilanciare il sistema delle Zone Economiche Speciali attraverso la riforma della governance e la semplificazione burocratica, prevedendo che Vibo Valentia ricada sia nelle aree dei Porti che nelle aree degli Agglomerati industriali della Zes Calabria».

«Lo sviluppo dello scalo di Vibo Marina sul piano logistico e produttivo è fondamentale per la nascita di nuove attività imprenditoriali, per il rafforzamento del sistema di trasporto della Calabria e per la crescita economica di tutta la regione. Il rilancio del territorio – conclude Nesci – passa dalla rete di infrastrutture che consente di colmare i divari rispetto ad altri terrori, incrementare la presenza di attività economiche e favorire l’internazionalizzazione delle nostre imprese». [Continua in basso]

«Per noi – dice Francesca Marino, responsabile del Settore metalmeccanico – è fondamentale avere un porto che funzioni»; «abbiamo bisogno degli interventi infrastrutturali da tempo promessi», le ha fatto eco Concetta Greco delegata per il Settore Turismo. Proprio su questo Nesci e Agostinelli, prima di fare visita anche al grande stabilimento della Baker Hughes – l’ex Nuovo pignone – hanno allargato il loro focus,  dando notizia dell’iter per la spesa di 18milioni, dal 2017 al centro di un misterioso blocco. «Noi abbiamo anticipato le somme per la progettazione – ha evidenziato Agostinelli a proposito dell’attesa riqualificazione e messa in sicurezza della banchine – purtroppo ancora la Regione non ha risposto alle nostre sollecitazioni per poterci avviare verso la pubblicazione dei bandi di gara».
Il presidente ha parlato di «rammarico» per questa nuova incertezza. Per il sindaco Limardo è quanto mai «necessario dotare l’area industriale di un porto efficiente, soprattutto per il trasporto degli imponenti pezzi prodotto dalle industrie metalmeccaniche per il quale abbiamo già immaginato un’area di stoccaggio».  

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