Mileto, conclusa la tre giorni di eventi per dire no alla guerra in Ucraina
Alla preghiera unitaria in cattedrale, sono seguite due marce per la pace. In corso iniziative per raccogliere cibo e medicine e per ospitare i profughi
Si è concluso il ciclo di iniziative organizzate a Mileto per chiedere la pace in Ucraina e nel resto del mondo. Le manifestazioni per ottenere la fine delle ostilità hanno preso il via sabato 5 marzo con la messa di preghiera unitaria presieduta dal vescovo, monsignor Attilio Nostro, nella basilica cattedrale. Il giorno dopo è stata la volta della Marcia civile per la pace, partita da piazza Badia e conclusasi davanti al sagrato della stessa chiesa madre della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. Qui, ad accogliere affettuosamente il sindaco Salvatore Fortunato Giordano, le altre autorità presenti e il gran numero di persone (tra queste molti ragazzi e ragazze) giunte in corteo, è stato lo stesso monsignor Nostro. Il presule, nell’occasione, dopo aver evidenziato come «attraverso gli occhi e la voce dei bambini ogni cosa possa diventare possibile», si è augurato che «il loro grido di pace giunga e riesca a scuotere il cuore di ognuno di noi».
Le iniziative per rimarcare il netto no a ogni tipo di conflitto bellico e all’uso della violenza si sono concluse nella tarda mattinata di oggi 8 marzo con la Marcia organizzata dalla locale sede associata dell’Istituto tecnico economico “Galileo Galilei” di Vibo Valentia. In questo caso, il corteo – partito dall’esterno dell’edificio scolastico situato nel rione Calabrò – ha concluso il suo percorso nella sala consiliare di Palazzo dei normanni. Qui, gli studenti, oltre alle loro convinzioni e alle loro idee, hanno portato anche dei fatti concreti: dei viveri e delle medicine da inviare al popolo ucraino, martoriato dall’attacco subito dalla Russia.
Oltre alle manifestazioni e alle varie iniziative di raccolta di generi alimentari e sanitari predisposte dal Comune e dalle altre Istituzioni locali, a Mileto le parrocchie si stanno attivando in queste ore anche per agevolare l’accoglienza di eventuali profughi provenienti dall’Ucraina. In questo senso, il numero telefonico 3487264736 viene messo a disposizione di tutti coloro che si renderanno disponibili a dare accoglienza «a questi fratelli e sorelle fuggiti dalle zone di guerra».