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Serra San Bruno, i movimenti promuovono un’iniziativa pubblica a tutela dell’ospedale

Per Serra insieme e Serra al centro: «Difendiamo l’offerta sanitaria del nostro territorio. Non resteremo indifferenti alla spoliazione della nostra città»

Serra San Bruno, i movimenti promuovono un’iniziativa pubblica a tutela dell’ospedale
L'ospedale di Serra San Bruno
L'ospedale di Serra San Bruno

I movimenti “Per Serra Insieme” e “Serra al Centro” promuoveranno un’iniziativa pubblica, sabato 12 marzo, aperta al contribuito di quanti hanno a cuore le sorti dell’ospedale, verso il quale non vi devono essere primogeniture nelle azioni a sua difesa.
«Riteniamo che il diritto alla salute non debba essere strumentalizzato a fini politici. Il Movimento “Serra al Centro”, con molta responsabilità e rispetto delle istituzioni, ha chiesto al sindaco di convocare un Consiglio Comunale aperto a tutte le forze positive del territorio (sindaci, forze politiche, associazioni, movimenti) e di mettersi alla testa di una protesta chiara e forte – si fa rilevare – per portare avanti le istanze di una comunità troppe volte messa da parte e per difendere un’offerta sanitaria degna di questo nome».
“Per Serra Insieme”, invece, al primo cittadino, in quanto sindaco e presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’Ambito territoriale, ha chiesto di evitare «un continuo polemizzare» e di rendere note «le prospettive che lui pensa possibili per l’ospedale ‘San Bruno’» e spiegare le conseguenze «rispetto alla scelta, da lui condivisa, di individuare parte dei locali dell’ospedale come sede della Casa della Comunità e come nuova sede degli uffici del distretto dell’Asp di Serra» chiedendo, altresì, spiegazioni sul perché di un repentino cambio di opinione.

«Alle “rassicurazioni” del sindaco, che entrambi i movimenti hanno valutato poco confortanti, ribadiranno nel corso dell’iniziativa, che ubicare la Casa della Comunità all’interno della struttura ospedaliera sia un errore, nonostante si ritenga la stessa un’opportunità, da cogliere, per il territorio. La manifestazione – si legge ancora nel comunicato – servirà anche a chiedere che nell’imminente Piano aziendale, in via di definizione e prossima approvazione, vengano previsti segnali tangibili di riattivazione in termini di servizi e prestazioni sanitarie da erogare, per la tipologia di ospedale che è il “San Bruno”. L’Atto aziendale non deve essere un mero specchio per le allodole, contenente eventuali promesse generate, magari, dal malessere diffuso che serpeggia tra i cittadini del Comprensorio delle Serre».

«L’atto aziendale deve altresì essere redatto dopo una reale e concreta valutazione del piano di fabbisogno triennale, prevedendo per il “San Bruno” personale, attrezzature e strumentazioni necessarie per poter erogare un adeguato livello essenziale dei servizi sanitari, garantendo la sicurezza e l’efficienza per l’utenza e per chi è impegnato a garantirli. Non resteremo indifferenti rispetto alla spoliazione del “San Bruno”, ci batteremo, se sarà necessario, chiamando tutti i cittadini alla mobilitazione. Siamo certi che i sindaci del comprensorio, a cui riconosciamo grande sensibilità per una tematica così importante -concludono i Movimenti- si attiveranno per la loro parte con azioni ed iniziative che vadano nella stessa direzione».

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