Aggressione al sindaco di Dasà, il Consiglio di Vibo: «Troppi attacchi agli amministratori»
Maria Limardo ha presentato questa mattina in aula una mozione per esortare Raffaele Scaturchio ad andare avanti: «Non siete soli»
L’aggressione subita dal sindaco di Dasà Raffaele Scaturchio è stata al centro di una mozione presentata questa mattina in aula dal primo cittadino di Vibo Valentia Maria Limardo: «La vile e brutale aggressione subita dal sindaco Raffaele Scaturchio e la vandalizzazione della casa comunale – ha detto Maria Limardo in apertura del consiglio comunale – ci ha turbato profondamente». Nel prendere atto della ferma e decisa condanna giunta da tutto il mondo politico, delle associazioni, dell’Anci, ma anche della popolazione che attraverso gli studenti ha partecipato numerosa alla manifestazione di giovedì scorso, il sindaco ha voluto sottolineare come «Il valore dello Stato e dei rappresentanti delle sue istituzioni non può essere compromesso e nemmeno scalfito dalla mancanza di senso civico né dalla condotta delinquenziale di chi, non avendone rispetto, si pone ai margini del comune vivere civile. L’aggressione all’amico Scaturchio – ha continuato Maria Limardo- non riguarda solo la sua persona, ma costituisce un vile attacco all’intera comunità e ai cittadini di Dasà, reso ancora più grave dal movente che ha armato la mente dei balordi, ovvero i sentimenti di solidarietà, pronta e sincera, espressi dal Sindaco nei confronti dei carabinieri della stazione di Arena fermo baluardo e strenuo presidio di legalità sul territorio».
Amministratori nel mirino
Per il sindaco della città capoluogo, «sono troppi gli attacchi e gli attentati che vengono rivolti e perpetrati con estrema disinvoltura e facilità di linguaggio contro gli amministratori locali, che ogni giorno svolgono con passione e sacrificio la loro attività per il bene comune». Il primo cittadino ha poi denunciato «il cattivo gusto, purtroppo assai diffuso, di prendersela sempre con i Sindaci che sono i terminali dello Stato sul territorio e che vivono la responsabilità del territorio e la cui opera non è affatto paragonabile a quella di nessun altro rappresentante politico, né a livello parlamentare né regionale. E spesso – ha affermato – è proprio la disinvoltura e la spigliatezza, a volte anche di certa parte giornalistica con cui, per qualunque cosa accada sul territorio, si additano a condanna e al pubblico ludibrio gli amministratori locali, che alimenta tensioni e pericolosi sentimenti di odio di cui le nostre comunità non hanno bisogno e che spesso sfociano in gesti inconsulti».
Lo stesso sindaco ha poi riportato i dati di un’indagine secondo cui la Calabria è tra le prime Regioni d’ Italia dove si verifica il maggior numero di intimidazioni, minacce e violenze agli amministratori pubblici.
«La comunità di Dasà non è sola»
«Di fronte a questo episodio delittuoso la comunità non può tacere e si impone un momento di profonda riflessione, non c’è malessere sociale che possa giustificare azioni di questa natura, un vero e proprio attacco a tutte le istituzioni pubbliche, politiche e democratiche. Il Sindaco Scaturchio, la sua Giunta e tutti gli amministratori sappiano che non sono soli, e li esortiamo, per come già stanno facendo, a non scoraggiarsi e ad andare avanti perché non solo le intimidazioni e le ingerenze ma nemmeno questa brutale e disumana aggressione, può ostacolare né in nessun modo condizionare l’operato di un’ amministrazione pubblica. Ora più che mai la politica deve assumere posizioni nette e decise, quindi, al di là degli schieramenti e delle posizioni politiche personali, confido, anzi sono certa che l’intero Consiglio Comunale risponda a questa scellerata e preoccupante azione criminosa con la sua vicinanza e solidarietà al sindaco di Dasà, alla sua Giunta, agli altri Amministratori e a tutti i cittadini».
Il sindaco Maria Limardo ha dunque invitato la comunità di Dasà «a non farsi scoraggiare da chi vorrebbe che il nostro territorio venga consegnato al malessere, certi che sapranno andare avanti nello svolgimento dei loro compiti istituzionali con serenità e tenacia». Nel dichiarare la sua fiducia nelle Istituzioni, nella Magistratura e nelle forze dell’ordine per l’impegno profuso e ringraziandoli per l’azione di presidio della legalità contro tutte le forme di violenza a tutela del territorio e dei suoi abitanti, Maria Limardo ha chiesto e ottenuto dall’assise comunale di accogliere la mozione all’unanimità.