domenica,Gennaio 12 2025

Mileto, il sindaco chiede l’intervento del Ministero per salvare i beni del territorio

In una lettera inviata al Segretariato regionale del MiC richiesti fondi per tre monumenti. Tra questi, il Calvario nei pressi della casa natia di Natuzza Evolo

Mileto, il sindaco chiede l’intervento del Ministero per salvare i beni del territorio
La "Cruci i Saccari" a Mileto
Una delle “Guglie” di Mileto

Sono tre le richieste avanzate al Segretariato regionale del Ministero della Cultura dal sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano, al fine di uno stanziamento di risorse economiche per interventi di ristrutturazione di beni presenti sul territorio comunale, «da tempo abbandonati, decadenti e meritevoli di valorizzazione per essere preservati nel tempo». Nella missiva indirizzata al direttore Salvatore Patamia il primo cittadino premette «che tale iniziativa promana dall’atavica difficoltà economica in cui versa il Comune di Mileto, il cui bilancio non consente di intervenire su alcuni beni culturali». I beni segnalati da Giordano sono, per la precisione, le tre Guglie” poste all’entrata nord della cittadina normanna. Manufatti che necessitano «di una manutenzione straordinaria per preservarne la loro esistenza», che studi locali «fanno risalire al periodo francese» e per cui l’Amministrazione comunale ha in questi giorni predisposto «un intervento di illuminazione, con faretti alla base, per renderli visibili anche nelle ore notturne».

Il Calvario di Paravati vecchio

Il secondo bene segnalato è la cosiddetta “Cruci ‘i Saccari”. In questo caso si tratta di una edicola votiva proveniente dall’antico sito normanno e oggi posizionata nell’omonima via Saccari, nell’ambito della ricostruzione della nuova città, avvenuta in seguito al devastante terremoto del 1783. Infine, altro bene che per il sindaco merita un adeguato intervento di restauro è il «Calvario di Paravati vecchio, monumento bello e pregiato prospiciente ad una piazza pubblica qualche anno fa restaurata dal Comune di Mileto». Un bene di pregio, tra l’altro sito «a pochi metri dal quartiere vecchio di Paravati e dalla casa natia di Natuzza Evolo», slargo della zona costituente per i pellegrini che si rifanno al carisma della Serva di Dio «l’unico punto di sosta e ristoro». Il tutto, fermo restando l’attenzione costante che merita il Parco archeologico di Mileto antica, «unico in Calabria di epoca Medievale». La richiesta finale al Segretariato è di prendere atto di queste proposte e di stanziare «somme non inferiori a 100mila euro, che serviranno a preservare per i posteri e il futuro i tre monumenti».

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