Diocesi, il messaggio per la Quaresima di monsignor Attilio Nostro ai fedeli
Nella lettera il vescovo, tra l’altro, esprime gratitudine ed entusiasmo «per i meravigliosi frutti che già si intravedono» dal suo ingresso
Sarà la prima Pasqua vissuta da monsignor Attilio Nostro da vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. Il presule originario di Palmi, ma cresciuto a Roma, si è insediato nella cattedrale della più antica Diocesi di rito latino del meridione d’Italia il 2 ottobre. E nelle scorse ore, in vista dell’inizio della Quaresima, ha voluto inviare un messaggio ai fedeli che Papa Francesco ha deciso lui guidasse. «Care sorelle e cari fratelli della diocesi! Scrivo questa lettera durante il ritiro del clero, col cuore colmo di gratitudine ed entusiasmo per i copiosi e meravigliosi frutti che già si intravedono in questi pochi mesi dal mio ingresso in Diocesi come vostro nuovo vescovo. Ho sperimentato la vostra accoglienza calorosa e fraterna – sottolinea nella missiva – soprattutto negli incontri personali ricchi di fiducia spontanea e immediata.
Davvero mi avete rincuorato facendomi sentire “a casa”! Per questo motivo desidero ringraziare tutti voi, celebrando l’Eucaristia sulla spianata della “Villa della Gioia” a Paravati sabato 5 marzo, alle 16.00, e spero sia presente una rappresentanza di ogni comunità parrocchiale insieme ai loro pastori. Siamo chiamati ad intraprendere il cammino di questa Quaresima col cuore rivolto alle tante situazioni di difficoltà – aggiunge – ma anche a reagire, facendo nostra una sfida ulteriore: farci interrogare dal Sinodo universale indetto da Papa Francesco, nell’ascolto reciproco e nella preghiere». A seguire monsignor Nostro ricorda come già nel 1962 l’allora arcivescovo di Milano cardinal Montini (poi Paolo VI) «esortava i suoi fedeli laici a fare da tramite fra la sfera soprannaturale e la sfera temporale, affidando proprio a loro l’opera ardua e bellissima della “Consecratio Mundi” auspicata da Pio XII per rinnovare il mondo alla luce del Vangelo».
E, al riguardo, sottolinea poi che anche la Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea «è chiamata a questa stessa sfida alta e bellissima, sapendo di poter contare sull’aiuto paterno di Dio. Questa Quaresima, con il suo invito alla preghiera, al digiuno e all’elemosina – prosegue il presule – rappresenta un tempo di grazia nel quale il Signore ci invita ad aprire al Cristo che bussa alla porta del nostro cuore mediante la mano del povero, del malato, della persona sola, dei piccoli. Vi aspetto dunque per metterci in ascolto della Parola che il Signore ci rivolge, per nutrirci dell’Eucaristia che sostiene il nostro cammino fino a quella Pasqua che ci renderà persone nuove, figli di Dio che vincono, in Cristo, il peccato e la morte! La nostra terra – conclude – ha bisogno del Vangelo di Cristo, della buona notizia che lega in un abbraccio d’amore il Padre celeste ad ogni uomo che attende nel buio la luce del Signore».
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