Allevatori calabresi in piazza contro il caro prezzi: «Così non si può andare avanti»
VIDEO | Alla protesta di Catanzaro hanno preso parte anche aziende lattiero-casearie del Vibonese: «Produrre un litro di latte ormai ci costa più di quanto poi ci viene pagato»
di Luana Costa
Questa mattina sono scesi in piazza gli allevatori per chiedere immediatamente un piano per salvaguardare migliaia di allevamenti in tutta Italia e una indagine immediata contro le pratiche sleali. «Pensate che per produrre un litro di latte a noi in azienda costa dai 48 ai 49 centesimi ma ci viene pagato 44 centesimi» spiega Pasquale Pugliese, allevatore di una azienda agricola vibonese. [Continua in basso]
«Speculazione sui prezzi»
È in atto una vera e propria speculazione sul prezzo del latte. La denuncia lanciata dalla piazza di Catanzaro da parte di Coldiretti che ha chiamato a raccolta gli allevatori costretti a vendere i propri prodotti sottocosto: «È una situazione drammatica per il settore zootecnico – ha precisato Fabio Borrello, presidente provinciale di Coldiretti – gli allevatori sono oggi in piazza per affermare che così non può andare avanti».
I costi per le materie prime
A rischio tracollo vi è l’intero comparto zootecnico che in Calabria rappresenta una voce importante dell’agroalimentare: «Oggi dobbiamo dire no alle speculazioni sul prezzo di produzione degli allevamenti. Mi riferisco soprattutto alla filiera lattiero casearia» specifica ancora Borrello. Una circostanza che fa il paio con il rincaro dei costi per l’energia e per l’acquisto delle materie prime. I costi sostenuti dagli allevatori sono infatti cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi mesi con incrementi non sopportabili sui prezzi delle materie prime.
Rincari sui mangimi
Ad incidere sugli oneri a carico degli allevamenti, oltre ai costi energetici, è soprattutto il capitolo dell’alimentazione animale con la mangimistica lievitata del 19% a causa dei rincari dei foraggi (+22%), mangimi semplici (+17%) e composti (+15%). «Se parliamo del mais che è quello più utilizzato per il settore del latte abbiamo registrato dei rincari del 100% – aggiunge ancora Pasquale Pugliese – mentre la soia del 120%».
La Coldiretti sulle possibili soluzioni
Allevatori e Coldiretti si sono rivolti alle istituzioni consegnando in Prefettura un documento che traccia le possibili soluzioni: «Porteremo al Prefetto – conclude Borrello – un documento nel quale sono stilati tutta una serie di iniziative per controbilanciare questi problemi. Ricordo che in Calabria abbiamo 5mila allevamenti di bovini, 7mila allevamenti di ovicaprini e 30mila sono le persone impiegate all’interno degli allevamenti. Non sappiamo quali potrebbero essere le conseguenze se non si interverrà con misure adeguate».
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