Asp di Vibo, undici strutture complesse senza responsabile: ecco il bando per gli interni
L’Azienda sanitaria provinciale dà il via libera alla pubblicazione di un Avviso al fine di riuscire a coprire temporaneamente i posti (tra reparti ospedalieri e centri di prevenzione e servizi) che, ad oggi, risultano vacanti
Sanità pubblica vibonese sempre più in difficoltà: a pesare come un autentico macigno, tra gli altri problemi, è soprattutto la carenza di personale medico-sanitario, di cui peraltro abbiamo scritto diverse volte. Un nodo che nel tempo è divenuto gigantesco, davvero enorme e che i diversi management che nel corso del tempo si sono alternati alla guida dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia non sono ancora riusciti a sciogliere. Attualmente sono undici le strutture complesse prive di responsabile (tra reparti ospedalieri e centri di prevenzione e servizi) ubicate nei diversi presìdi dell’Azienda sanitaria. Le elenchiamo: Servizio igiene e sanità pubblica; Sert; Centro di salute mentale (Vibo Valentia); Medicina interna (ospedale di Vibo Valentia) Medicina interna (Serra San Bruno); Medicina interna (Tropea); Recupero e riabilitazione (Serra San Bruno); Farmacia territoriale; Distretto sanitario; Radiologia (Vibo Valentia); Cardiologia (Vibo Valentia). [Continua in basso]
Scenario preoccupante: Avviso per il personale interno all’Azienda
Davanti a questo preoccupante e duraturo scenario, e nelle more che le procedure concorsuali in atto vadano a buon fine e che in futuro se ne possano pubblicare anche altri, il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale Giuseppe Giuliano ha deciso di non stare a guardare. E, dunque, ha dato incarico al direttore dell’Unità operativa di gestione delle risorse umane e formazione Gianfranco Ielo di attivare «idonea procedura per il conferimento di incarico temporaneo dei direttori delle strutture complesse» ancora oggi vacanti. Quindi, di procedere «conseguentemente all’indizione di un Avviso interno» per il conferimento di suddetto incarico della durata di nove mesi, prorogabili di altri nove. Ma non solo: nella delibera che dà ufficialmente incarico di procedere con il bando rivolto al personale interno all’Azienda sanitaria, il commissario straordinario ha stabilito inoltre che «il periodo di mesi nove, comunque, potrebbe essere interrotto con l’assunzione a temo indeterminato degli aventi diritto, vincitori delle procedure per il conferimento degli incarichi quinquennali». Obiettivo dell’intera operazione: evitare di pregiudicare il regolare andamento dell’attività dei reparti o dei centri e, dunque, poter garantire organizzazione, efficienza e servizi. Ma soprattutto continuare ad assicurare i livelli minimi di assistenza alla collettività.
Il conforto della legge
Quanto deciso dal commissario straordinario viene naturalmente consentito dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Area sanità. L’articolo 22 di riferimento viene riportato anche nella delibera a conforto della scelta adottata: «Nel caso che l’assenza del direttore di dipartimento – si legge nel testo -, del dirigente con incarico di direzione di struttura complessa e del dirigente con incarico di direzione di strutture semplici a valenza dipartimentale o distrettuale, ed in cui il massimo livello dirigenziale sia rappresentato dall’incarico di struttura semplice sia determinata dalla cessazione del rapporto di lavoro del dirigente interessato, la sostituzione avviene con atto motivato dal direttore generale secondo – è scritto sempre nella delibera firmata da Giuseppe Giuliano – i principi di legge, integrati dalla valutazione comparata del curriculum formativo e professionale prodotto dai dirigenti interessati ed è consentita per il tempo strettamente necessario ad espletare le procedure. In tal caso può durare nove mesi prorogabili ad altri nove».
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