L’Arcigay al convegno di FI sulle unioni civili: “Trattati come fenomeni da baraccone” – VIDEO
Attivisti del movimento da tutta la Calabria inviano un duro commento a margine dell’iniziativa appellandosi alla Carfagna: “La nostra presenza per par condicio formale ma senza diritto di replica di fronte a teorie pseudoscientifiche”.
«In un momento così critico e drammatico per tutto il nostro Paese ed in particolare per la nostra regione non accettiamo di essere strumentalizzati da una politica offensiva ed umiliante capace di ridurre la nostra presenza a fenomeni da baraccone».
Lo dichiarano i rappresentanti di tutti i comitati Arcigay calabresi: Arcigay EOS Cosenza, Fenice Catanzaro ed “I Due Mari” Reggio Calabria, a margine dell’incontro “Unioni civili e stepchild adoption”, promosso ieri a Vibo Valentia da Forza Italia e dal dipartimento diritti umani e libertà civili della Calabria.
«Non ci siamo mai sottratti al confronto – si legge in un documento – anche e soprattutto con chi la pensa diversamente da noi. Siamo cresciuti con un’idea di società plurale, aperta e inclusiva e ci siamo sempre battuti perché tutte le Persone vengano rispettate nella loro dignità, nel loro sentire, nella loro integrità. Questa forma di rispetto per il sentire altrui, tuttavia, non può essere utilizzata per offenderci pubblicamente in un incontro male organizzato e ancor peggio gestito da chi ricopre un ruolo delicato all’interno di quel dipartimento Diritti umani e Libertà civili di Forza Italia che, grazie alla sensibilità, all’attenzione e al febbrile lavoro di Mara Carfagna, ha condotto l’area moderata e liberale di centrodestra ad aprire gli occhi su istanze e realtà sociali che non si può più fare finta di non vedere».
«Non parliamo di realtà astratte, di teorie, di modelli. Parliamo invece – continua la nota – di persone e formazioni sociali che vivono, operano e votano in un Paese che ancora oggi stenta a riconoscerle e, quando lo fa, le tratta come specie rare in via di estinzione da confinare in oasi protette. Il confronto cui siamo stati invitati a partecipare ieri a Vibo Valentia – è scritto ancora – ci ha riservato momenti di amaro stupore, quando ci siamo resi conto che la nostra presenza serviva a garantire una par condicio puramente formale, ma non sostanziale; quando, dopo che alcuni nostri attivisti sono stati tirati per la giacchetta e chiamati personalmente in causa, non è stato loro dato alcun diritto di replica, oltre ad aver ascoltato dichiarazioni di teorie pseudoscientifiche in netto contrasto con le direttive nazionali impartite dagli ordini professionali di appartenenza. Se questo è lo specchio della capacità di ascolto e confronto di una parte dei nostri dirigenti, non dobbiamo stupirci dello stato in cui versano la nostra Regione e il nostro Paese. Se una certa politica ritiene per calcoli elettorali o di partito che dividere paghi più che unire, commette un errore grossolano. Chiediamo all’onorevole Mara Carfagna – si legge infine – in qualità di responsabile del Dipartimento Libertà Civili e Diritti Umani di Forza Italia, di intervenire».