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Muore a Vibo l’avvocato Francesco Tassone, figura storica del meridionalismo calabrese

Lo storico ed editorialista aveva 96 anni. Fu tra gli ideatori della rivista "Quaderni calabresi" poi divenuti "Quaderni del sud"

Muore a Vibo l’avvocato Francesco Tassone, figura storica del meridionalismo calabrese
L'avvocato Francesco Tassone

Nel 1968 un grande fermento sociale attraversò il Paese. Fu un periodo di grandi trasformazioni e anche Vibo visse momenti di intensa partecipazione sul piano politico e culturale. Uno degli interpreti degli
avvenimenti di quel periodo storico è stato l’avvocato Francesco Tassone. Nel marzo di quell’anno, per sua iniziativa, viene fondato il “Circolo Salvemini”, punto d’incontro dei vari movimenti e correnti culturali che si andavano formando in città. Va inoltre ricordato il lavoro editoriale svolto attraverso la casa editrice “Qualecultura, creata da Francesco Tassone insieme a Luigi Lombardi Satriani, Maio Meligrana, Nicola Zitara, Rocco Brienza, Domenico Scafoglio. Contemporaneamente veniva avviata la pubblicazione dei “Quaderni Calabresi”, poi divenuti “Quaderni del Sud”.
Francesco Tassone era nato a Spadola nel 1926 ma aveva vissuto gran parte della sua vita a Vibo Valentia.
Laureato in Giurisprudenza, era entrato in Magistratura, poi abbandonata per svolgere l’attività di avvocato e potersi dedicare con maggiore autonomia all’attività intellettuale con particolare riferimento a quella
editoriale. Nell’ultimo periodo i suoi interessi culturali si erano focalizzati sul meridionalismo calabrese, in sintonia con un’altra grande figura di storico e meridionalista, Nicola Zitara, anche lui scomparso di recente.
Nel 2019, per i suoi meriti culturali, gli era stata conferita, dall’”Università delle Generazioni”, insieme ad altre nove personalità, il premio “Giganti della Calabria”.

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