domenica,Novembre 24 2024

Comunali a Serra San Bruno: il ritorno di Tassone, il sacrificio di Rosi e la vendetta della Federico

Il centrosinistra potrebbe puntare sull’ex assessore provinciale, il centrodestra rinuncia alla ricandidatura del sindaco uscente, e il consigliere di minoranza lavora alla “terza via”.

Comunali a Serra San Bruno: il ritorno di Tassone, il sacrificio di Rosi e la vendetta della Federico

Colpo di scena nel centrosinistra serrese. Tramonta la candidatura del segretario cittadino del Partito democratico, Paolo Reitano, e si fa strada quella dell’ex consigliere provinciale del Ppi Bruno Tassone. Sul suo nome pare ci sia la convergenza di tutte le forze che compongono l’alleanza e la benedizione del parlamentare Bruno Censore.

Tassone, di estrazione moderata e democristiana, oltre ad essere persona stimata in città, in questi ultimi anni si è tirato fuori dall’agone politico, ponendosi al di sopra da ogni polemica. Inoltre, potrebbe raccogliere consensi anche nel bacino elettorale del centrodestra.

A proposito di centrodestra, alla fine il sindaco uscente Bruno Rosi è stato “sacrificato sull’altare dell’unità” dal consigliere regionale Nazzareno Salerno. Questa, infatti, la “condicio sine qua non” per la formazione di uno schieramento compatto, comprensivo anche delle truppe che fanno riferimento al coordinatore provinciale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. Sì perché in linea di principio il partito è unico mentre nella realtà al suo interno ne esistono due. C’è Forza Italia di Salerno e quella di Mangialavori. Roba da perderci la testa.

Una nota finale spetta a Rosanna Federico: il consigliere comunale d’opposizione uscente non si rassegna. Mastica amaro per essere stata cinque anni fa, quando il centrosinistra marciava diviso, “utilizzata” da Censore in quella che doveva essere, in prospettiva, un’operazione di rinnovamento, e adesso messa da parte come uno straccio vecchio.

L’orgoglio sta avendo il sopravvento sulle altre valutazioni. Ecco perché la battagliera Rosanna non ha minimamente intenzione di deporre le armi. Anzi, sta lavorando ad una terza lista, magari con il recondito scopo di consumare la sua vendetta personale e far perdere gli ex compagni del Pd.

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