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Carenza di anestesisti e servizi a rischio: l’Asp di Vibo decide la proroga delle prestazioni aggiuntive

A inizio anno era toccato ai dirigenti medici del Dipartimento di Emergenza-Urgenza essere disponibili «al di fuori dell’orario di servizio istituzionale» per fronteggiare il dilagare della pandemia da Covid-19 e assicurare le attuali attività assistenziali

Carenza di anestesisti e servizi a rischio: l’Asp di Vibo decide la proroga delle prestazioni aggiuntive
L'ospedale "Jazzolino"

A inizio anno è toccato ai dirigenti medici del Dipartimento di Emergenza-Urgenza per fronteggiare, da un lato, in maniera ancora più forte e determinata il dilagare incontrollato della pandemia da Covid-19 e, dall’altro, assicurare le attuali attività assistenziali. Per tali ragioni l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia – per mano del suo ex commissario straordinario Maria Bernardi (da lunedì scorso nominato nuovo direttore di settore dell’area Programmazione ospedaliera e dell’emergenza della Regione Calabria, con sede a Catanzaro) che ha firmato la delibera – ha deciso di prorogare l’espletamento delle prestazioni aggiuntive da parte dei dirigenti medici dei Pronto soccorso (che comprendono anche il servizio di emergenza 118 e la Rianimazione) degli ospedali civili di Vibo Valentia, di Tropea e di Serra San Bruno, in quanto – ovviamente – considerati autentici avamposti della sanità pubblica. Qui serve dare il primo soccorso e, pertanto, è necessario il massimo sforzo e una presenza costante di un certo numeri di medici per evitare che il meccanismo salti e con lui la necessaria e dovuta assistenza.

Ora tocca agli anestesisti

La sede dell’Azienda sanitaria provinciale

Dopo i dirigenti medici del Dipartimento di Emergenza-Urgenza, dunque, i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale hanno deciso di autorizzare le prestazioni aggiuntive anche ai medici di Anestesia e Rianimazione attualmente in servizio presso tutti i nosocomi del Vibonese. E, probabilmente, la delibera che nel fine settimana ha dato il disco verde, è stato anche uno dei primi atti firmati dal nuovo commissario straordinario Giuseppe Giuliano, nominato martedì scorso dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto proprio in sostituzione di Maria Bernardi. Nella sua delibera, il massimo responsabile della sanità pubblica vibonese non manca di annotare i problemi che attanagliano oramai da anni l’organico alle dipendenze dell’Azienda sanitaria.

Nel documento, infatti, il commissario straordinario sottolinea che le «attuali carenze di organico medico determinano l’impossibilità di assicurare la turnazione e l’erogazione dei servizi al fine di garantire i Livelli essenziali di assistenza. Con riferimento alla disciplina di Anestesia e Rianimazione è in corso la procedura per il reclutamento a tempo pieno e indeterminato di tre unità di dirigenti medici, già autorizzate nel 2020». Giuseppe Giuliano, tuttavia, fa presente che al momento «l’istituto delle prestazioni aggiuntive è indispensabile per garantire l’erogazione delle attuali attività assistenziali e dei servizi nei presìdi aziendali» e che, in particolare, – si legge nella delibera del commissario straordinario – «nell’ambito dell’Unità operativa di anestesia e rianimazione si rende necessario autorizzare, per almeno tre mesi (fino al 31 marzo 2022), l’espletamento di prestazioni aggiuntive, da rendersi al di fuori dell’orario di servizio istituzionale. Le stesse – è scritto ancora nel testo del documento – sono comunque prorogabili in ragione del perdurare della carenza di organico di dirigenti medici specialisti nella disciplina in questione».

Per tali ragioni, quindi, il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria, al fine di garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, ha autorizzato con apposita delibera (firmata anche dal direttore amministrativo Elisabetta Tripodi e dal referente aziendale Antonio Talesa) per i dirigenti medici di Anestesia e Rianimazione le suddette prestazioni aggiuntive.

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