lunedì,Novembre 25 2024

Pd vibonese: il gruppo di Tassone ritira le firme a sostegno di Di Bartolo

Tramontata definitivamente l’unità interna democrat in vista dell’assise congressuale di fine febbraio che, a questo punto, potrebbe vedere in corsa per la guida della Federazione ben tre candidati

Pd vibonese: il gruppo di  Tassone ritira le firme a sostegno di Di Bartolo
La sede a Vibo del Pd
Luigi Tassone

Dalle parole ai fatti. Quella che inizialmente poteva somigliare a una semplice “minaccia” da ieri sera si è tramutata invece in realtà. Il gruppo che fa riferimento all’ex consigliere regionale, e già sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, ha infatti deciso di ritirare le firme a sostegno della candidatura a segretario di Federazione di Giovanni Di Bartolo in vista del congresso provinciale del Partito democratico vibonese che si dovrebbe tenere a fine mese. Il ritiro è avvenuto nella serata di ieri davanti alla commissione per il congresso democrat. Una scelta ultima, assunta con l’obiettivo dichiarato, quanto evidente, di richiamare in maniera forte e decisa l’attenzione dei vertici del partito verso un gruppo «poco considerato» in questa fase precongressuale e che, invece, risulta numeroso, formato da sindaci, consiglieri comunali, «militanti impegnati attivamente nel partito».

Un gruppo ancora – è stato ribadito al cronista – che detiene il 40 percento delle tessere del partito e che, pertanto, vuole contare e soprattutto poter dire la sua. Va da sé che chi oggi sostiene convintamente Luigi Tassone vuole, pertanto, avere la giusta visibilità sia a livello provinciale che regionale, poiché fino ad oggi – in particolare, dopo la riunione tenutasi a Lamezia Terme tra i vertici vibonesi e regionali del partito e conclusasi con l’accordo su Giovanni Di Bartolo – non si sarebbe aperta alcuna discussione o confronto in vista dell’assise congressuale. Tradotto: non si sarebbe dato seguito a una seconda fase politica, ma tutto sarebbe rimasto congelato in quel vertice. [Continua in basso]

Un scesa in campo sempre più vicina

Giovanni Di Bartolo
Giovanni Di Bartolo

A questo punto, quindi, diventa sempre più vicina la scesa in campo per la corsa alla segretaria di via Argentaria proprio dell’ex consigliere di Palazzo Campanella. E se alla fine dei giochi l’ex consigliere regionale dovesse decidere di candidarsi, la corsa per la guida della Federazione provinciale vedrebbe ben tre aspiranti per la poltrona più importante di via Argentaria. Oltre a Giovanni Di Bartolo (che a questo punto se vuole mantenere la candidatura deve trovare le firme a suo sostegno venute meno), nome sul quale hanno fatto sintesi i dirigenti provinciali dem, per la conquista della segreteria c’è in corsa anche l’ex sindaco di Maierato Sergio Rizzo, il quale, ha rotto con la dirigenza attuale dem, ed ha chiarito che la sua mossa serve «a ripristinare il confronto democratico all’interno del partito», in quanto la scelta di Giovanni Di Bartolo sarebbe avvenuta senza alcun coinvolgimento della base.

L’unità interna – auspicata e chiesta dai vertici nazionali e regionali democrat nel corso di diverse riunioni in vista dell’assise provinciale – si è, insomma, definitivamente sciolta come neve al sole e il partito, oltre che diviso in tre parti, ognuna con le proprie e rispettive quote, rischia anche di precipitare nel caos. Sì, perché il ritiro delle firme suona come un autentico e secondo terremoto politico, dopo quello provocato da Sergio Rizzo, tutto interno ai democrat locali, impegnati a preparare la fase congressuale in acque a dir poco agitate, mentre gli ultimi avvenimenti rischiano addirittura di aprire una sorta di “guerra” di tutti contro tutti.

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