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Terra Santissima, ampi consensi per il libro di Staropoli Calafati: «Qui la Calabria torna protagonista»

La scrittrice briaticese soddisfatta per i risultati ottenuti dal volume edito Laruffa pubblicato a fine dicembre e già sold out

Terra Santissima, ampi consensi per il libro di Staropoli Calafati: «Qui la Calabria torna protagonista»

Il libro viene dedicato a tutti gli uomini e le donne che non sono stati, non sono, né mai saranno colti dalla disperazione dovuta al dubbio che vivere rettamente sia inutile. “Terra Santissima” di Giusy Staropoli Calafati, edito Laruffa, è giunto in libreria a fine dicembre ed è stato premiato con il titolo di “Miglior libro Calabria 2021”. Sold out nelle prime settimane di gennaio, risulta tra i best seller di Amazon, sezione libri di narrativa italiana.

La prefazione

Il lavoro vanta le prefazioni di Cosimo Sframeli, tenente dei carabinieri, giornalista e scrittore e di Santo Gioffrè, medico e scrittore: «È una storia che “moralmente” tutti gli italiani dovrebbero avere l’obbligo di conoscere. Che i calabresi dovrebbero imparare a memoria. Un romanzo – spiega l’autrice – in cui la Calabria, dopo condanne, offese e pregiudizi durati secoli, e costruiti tutti dalla storia stessa, sulla pelle della sua gente, che ancora è piegata da limiti e criticità, torna protagonista in Italia. Oltre ogni pregiudizioso racconto. Coraggio, forza, riscatto, dignità, lavoro e senso altissimo dell’onore. E poi, sapere, conoscenza, libri, cultura. Libertà di scegliere».

Giusy Staropoli Calafati

Il significato di Terra Santissima

La terra calabrese non è semplicisticamente solo mare e monti «ma soprattutto importanti stagioni di pensiero. E luoghi che diventano stato d’animo. La rinascita della Magna Grecia, l’unica storia che insegnata ai ragazzi, in loro risveglierà l’orgoglio e l’appartenenza. Perchè se nascere in Calabria non si sceglie, essere calabre sì». Quindi l’importanza del conoscere gli autori calabresi: «La scuola è il luogo dove si impara il valore della conoscenza e si forma una propria coscienza. Come? attraverso i libri. Le pagine di storia e quelle pregnanti della letteratura. Leggendo Alvaro e Strati. Perri e La Cava. I geni che hanno influenzato la storia dell’Italia ma che poi sono stati dimenticati. E che in Terra Santissima – continua la Staropoli Calafati – ritornano a vivere. Terra Santissima traccia un percorso dal valore politico e sociale a cui calabresi devono partecipare. Da cui nessuno si può tirare indietro».

Terra Santissima, la storia

Terra Santissima è un viaggio di ritorno inatteso, mai messo in programma. Simona Giunta è un giornalista che vive a Milano da circa vent’anni. Segno particolare di riconoscimento: essere figlia di emigrati calabresi in Lombardia. Simona ha una missione da compiere: sbattere i segreti delle ‘ndrine della montagna, sulle pagine di Stampa Nazionale, uno dei quotidiani più importanti di Milano.

Un viaggio coinvolgente e stravolgente al contempo, che porterà la protagonista sulle tracce della sua vita passata.  Ai piedi di Pietra Cappa, nel cuore della valle delle grandi pietre, nel mezzo delle vetuste aspromontane, dentro i luoghi intimi di Francesco Perri e Corrado Alvaro. A Polsi, sotto lo sguardo materno della Madonna della montagna, in mezzo al volo dei falchi pellegrini, ma soprattutto dentro le braccia forti di un pastore dell’Aspromonte. Quelle soffocanti della ‘Ndrangheta.

Una storia bella e avvincente, a tratti impossibile, contrastata da articoli di giornale, patti segreti tra uomini e luoghi superstiziosi in cui si avvicendano perdite e ritrovamenti. Un susseguirsi di incontri inattesi e imprevisti, cominciati tutti in Aspromonte per finire chissà dove.  Anche a Duisburg, a ferragosto.

Terra Santissima, i personaggi

Parlando dei personaggi, la Staropoli Calafati tiene a precisare: «Per la protagonista diventare prima donna sindaco di San Luca non è affatto scontato. A lei invece riesce. Innamorarsi di un pastore dell’Aspromonte neppure. Lei invece lo amerà sopra ogni cosa.  Far trovare a scuola, sul proprio banco, ai bambini del paese, Gente in Aspromonte, assolutamente non è un’ovvietà. Ricordare a tutti che Alvaro è nato in Aspromonte invece, è un senso forte di responsabilità».

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