mercoledì,Gennaio 15 2025

Green pass scaduto, il Governo studia una proroga per chi ha fatto la terza dose

Da oggi in zona arancione cinque regioni. Per l'Unione europea, intanto, la mappa dei contagi verrà meno e conterà solo lo status personale del cittadino e non l'area di provenienza

Green pass scaduto, il Governo studia una proroga per chi ha fatto la terza dose
Il Green pass, foto repertorio da ansa

Il Governo ragiona su una proroga oltre i sei mesi della scadenza del green pass. Per chi ha fatto il booster, cioè la terza dose di vaccino, il Governo ragiona su una proroga oltre i sei mesi della scadenza del green pass. Dal primo febbraio, infatti, la durata del certificato verde diminuirà da 9 a 6 mesi (dopo che il 15 dicembre scorso c’era stato un primo taglio da 12 a 9 mesi). Le prime somministrazioni del booster (cioè della terza dose) sono partite a metà settembre e, quindi, a metà marzo ci saranno i primi italiani col green pass scaduto nonostante abbiano fatto tre dosi.

Allo stato sono ben 30 milioni gli italiani che hanno fatto la terza dose del vaccino. L’ipotesi allo studio del Governo potrebbe essere quella di eliminare la scadenza per chi ha fatto la terza dose. Dall’inizio della pandemia i contagiati in Italia sono vicini a quota 10 milioni, mentre sono 2,7 milioni quelli attualmente positivi. Si registra attualmente un lieve incremento (+9) dei ricoverati in terapia intensiva: sono 1.685. Scende al 14,9% il tasso di positività. Quanto ai vaccini, è stato superato il traguardo del milione di dosi a bambini tra i 5 e gli 11 anni. [Continua in basso]

Da oggi in zona arancione (ma per i vaccinati cambierà poco) si trovano: la Sicilia, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, l’Abruzzo e la Valle d’Aosta.

Per l’Unione europea, intanto, la mappa dei contagi verrà meno e conterà solo lo status personale del cittadino – con vaccinazione completa, guariti dal Covid oppure dotati di tampone – e non l’area di provenienza.

In linea di principio, dunque, secondo la raccomandazione proposta, le persone con vaccinazione completa, guarite dalla malattia o in possesso di un test al Covid negativo, non potranno essere costrette a nuovi test o quarantene, indipendentemente dalla situazione epidemiologica del loro Paese (o area) di origine. La nuova raccomandazione conferma anche che la validità del Green pass ottenuto grazie al ciclo vaccinale resta di «nove mesi», così come già stabilito dalla Commissione. Restano immutati anche i 180 giorni di libera uscita garantiti dal certificato di guarigione. Cambiamenti in vista, invece, per quanto riguarda i tamponi: il risultato dei molecolari PCR resterà valido per 72 ore ma quello dei test antigenici sarà dimezzato, da 48 ore a sole 24 ore. La nuova raccomandazione dell’Unione Europea sarà discussa domani.

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