Covid, Vibonese travolto dalla quarta ondata: l’Asp assume altri infermieri e operatori socio-sanitari
La variante Omicron sembra decisamente fuori controllo. E così i contagi si espandono letteralmente a macchia d’olio. Mentre il tracciamento degli eventuali positivi è ormai saltato
La quarta ondata della pandemia ha travolto anche il Vibonese. Migliaia sono i casi di positivi nel territorio provinciale. E il bollettino quotidiano della Regione Calabria sembra sempre più un autentico dispaccio da “guerra” sanitaria. I sindaci fanno quello che possono emanando e aggiornando di continuo ordinanze che prevedono diverse misure restrittive, compreso anche il blocco delle attività scolastiche in presenza per qualche giorno, ma la variante Omicron sembra decisamente senza freni, fuori controllo, poiché fin troppo contagiosa. E così i contagi si espandono letteralmente a macchia d’olio, anche a causa del tracciamento degli eventuali positivi ormai saltato. Insomma, ogni sforzo sembra una goccia nell’oceano. [Continua in basso]
Centinaia anche ieri i positivi e altri due decessi
Anche ieri nel Vibonese sono stati registrati centinaia di nuovi positivi: 314 in provincia. Nel bollettino anche due decessi. Complessivamente i casi attivi sono 8.130 (19 in reparto, 0 in terapia intensiva, 8.111 in isolamento domiciliare). Mentre dall’inizio della pandemia i morti sono 132 e i guariti si attestano a 9.066. Sono giorni e ore difficili, dunque. Ospedali pieni nei reparti ordinari destinati ai pazienti Covid, file interminabili davanti alle farmacie per fare tamponi rapidi e attese lunghissime a casa per poter fare il molecolare. E chi è costretto a rimanere tra le mura domestiche, perché colpito dal virus, ha sempre più la sensazione di essere abbandonato a se stesso. E il tempo che passa lentamente incide come una lama nei giorni di quarantena di tutte queste persone. Il resto lo fanno la disperazione e la paura. In questa vita sospesa, congelata dalla pandemia, l’Azienda sanitaria provinciale di Vibi Valentia tenta di dare risposte. Si mettono in atto provvedimenti utili per cercare di fronteggiare al meglio l’emergenza sanitaria in atto. Ma le strutture sono quelle che sono e il personale medico-sanitario non è mai sufficiente (figlio di un turn over bloccato da anni) a coprire i turni di lavoro e un impegno sul campo che di giorno in giorno aumenta con il diffondersi della pandemia.
Reclutati altri infermieri e operatori socio-sanitari
Ultima decisione, ma solo in ordine di tempo, da parte del management dell’Azienda di via Dante Alighieri è stata quella di chiamare a lavoro altri infermieri e operatori socio-sanitari, al fine di evitare che la situazione possa in qualche misura sfuggire di mano. [Continua in basso]
In merito sono decisamente allarmanti le parole che utilizza il direttore ad interim della Gestione e sviluppo risorse umane e formazione Gianfranco Ielo, che così scrive: «L’Azienda sanitaria ha l’obbligo di mantenere e rafforzare l’attività di monitoraggio e gestione dell’emergenza pandemica determinata dal virus Sars Covid-19 in tutti gli ambiti di diagnosi e cura e in quelli della prevenzione. In considerazione del notevole incremento dei casi di positività al virus della popolazione residente nella provincia di Vibo Valentia – scrive sempre il direttore ad interim – si ravvisa la necessità di potenziare con somma urgenza i servizi preposti al monitoraggio e gestione dell’emergenza pandemica». Ecco perché Gianfranco Ielo ha proposto ai vertici dell’Asp di autorizzare immediatamente il Servizio delle professioni sanitarie dell’Asp alla definizione delle procedure di assunzione a tempo determinato per sei mesi, eventualmente rinnovabili, di 24 infermieri e di 12 operatori socio-sanitari, attingendo dalle graduatorie aziendali vigenti, da destinare all’implementazione dei percorsi Covid-19 e, in particolare, dell’attività di tracciamento e monitoraggio dell’andamento dell’emergenza sanitaria determinata dal coronavirus».
Inevitabile la scelta del commissario straordinario dell’Asp Maria Bernardi che ieri ha firmato la delibera – probabilmente uno degli ultimi suoi atti prima di lasciare l’incarico per andare a ricoprire il ruolo di direttore di settore dell’area Programmazione ospedaliera e dell’emergenza della Regione Calabria – con la quale ha autorizzato il Servizio delle professioni sanitarie dell’Asp a procedere con tali assunzioni.