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Nicotera Marina, l’Elefante rosso riapre i battenti: ospiterà la scuola elementare

La caduta di parte dell'intonaco dal soffitto ha reso necessaria la chiusura del vecchio plesso. Ad accogliere alunni e docenti l'immobile confiscato ai Mancuso, che già due anni fa era stato sede della scuola media

Nicotera Marina, l’Elefante rosso riapre i battenti: ospiterà la scuola elementare
L'Elefante rosso di Nicotera Marina

Riapre i battenti l’Elefante rosso di Nicotera Marina. L’edificio, confiscato al clan Mancuso ad inizio anni Duemila e ora proprietà del Comune, a partire da lunedì accoglierà di nuovo una scuola: la primaria della frazione Marina. Il trasferimento è stato disposto dal sindaco Giuseppe Marasco dopo che il dirigente dell’Istituto comprensivo Pagano Giuseppe Sangeniti lo ha informato di alcune problematiche riscontrate nell’edificio scolastico al rientro dalle festività natalizie. In particolare, i collaboratori scolastici rientrati in servizio hanno notato il cedimento di una parte dell’intonaco del soffitto, in prossimità dei bagni degli alunni. Il 5 gennaio, quindi, si è tenuto un sopralluogo del personale tecnico del Comune. [Continua in basso]

«Stante la vetustà dell’edificio e la sua particolare conformazione geometrica, l’Ufficio tecnico ritiene necessario predisporre alcune lavorazioni di urgenza al fine di sostituire interamente l’intonaco del soffitto dell’edificio», si legge nell’ordinanza. Al fine di consentire «l’esecuzione dei sondaggi, delle prospezioni e delle successive lavorazioni da effettuarsi», è stato dunque deciso il trasferimento temporaneo del plesso nell’Elefante rosso.

Quest’ultimo risulta tra l’altro idoneo per l’evenienza, dal momento in cui per l’intero anno scolastico 2019/2020 aveva già ospitato la scuola media di Nicotera, “sloggiata” dal suo vecchio edificio sempre per problemi di tipo strutturale. Allo stato, svaniti i progetti inizialmente ideati per l’Elefante rosso – l’ultimo quello di un polo formativo di musica e cinematografia, mai realizzato tra intoppi burocratici e anche un grosso furto di strumenti musicali nel 2015. Ma l’edificio confiscato di località Timpa, causa vecchie e cadenti scuole, ha comunque trovato il modo di essere utilizzato e stare “al servizio della collettività”.

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